PPI oppure PAP ? Lo stato dell’arte secondo il “Brugnola Pensiero” (da https://francobrugnola.blogspot.com/ del 26 novembre 2019)

Data:
3 Dicembre 2019

Pubblicato sul BUR della regione Lazio di oggi 26 novembre 2019, n, 95, il DCA del 14 novembre 2019, n. U00469 recante l’Adozione in via definitiva del piano di rientro “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021″ ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma 88 della L. 191/2009, secondo periodo”. (CLICCA QUI)
Il dispositivo del decreto recita:
Per i motivi di cui in premessa che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
– di adottare, in via definitiva, il piano di rientro, denominato “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021”, ai sensi dell’art.2 comma 88, secondo periodo, L. 191/2009, e l’unito cronoprogramma, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;
– il presente provvedimento, recependo le osservazioni dei Ministeri vigilanti, annulla e sostituisce integralmente il DCA 303 del 25 luglio 2019.
Pertanto il giorno 2 nella Camera di Consiglio convocata per l’esame della richiesta di sospensione cautelare del citato DCA U00303/2019  richiesta dai Comuni di Cori e Cisterna nonché dal Comitato di Cori e da alcuni cittadini tra i quali l’autore di questo articolo, sarà chiesta dai nostri stessi avvocati la cessazione del contendere.
Decaduto il DCA U00303/2019 dovrebbe venire meno anche la nota deliberazione della ASL Latina n, 849/2019 (CLICCA QUI) per cui la direzione generale dovrebbe approvare una nuova deliberazione, ma questa volta sarà opportuno che i signori Sindaci e i loro rappresentanti che partecipano alla Conferenza locale sociale e sanitaria, che dovrà esprimersi nuovamente,  si facciano sentire e poi pretendano di votare, si parla della salute delle persone, dei loro elettori, che sono stanchi di assistere a chiacchierate che finiscono poi in un verbale che nessuno vede per poi leggere sulla deliberazione della ASL che tutti hanno condiviso le scelte della direzione generale.
Perché non è possibile condividere il nuovo provvedimento della regione:
a) perché la trasformazione dei PPI in PAP toglie questi presidi dall’emergenza sanitaria territoriale consegnandoli all’assistenza primaria, mettendo così a rischio la salute e la vita stessa dei pazienti;
b) perché la dizione “in continuità con le funzioni precedentemente svolte” è estremamente vaga e non è tale da tutelare i pazienti né gli operatori nel caso di eventi che potrebbero richiedere l’intervento del giudice penale;
c) perché, posto che sia valida l’interpretazione secondo cui le funzioni precedentemente svolte fossero quelle di emergenza/urgenza queste non possono ricadere sotto il Dipartimento di assistenza primaria in quanto le disposizioni della regione sull’organizzazione dei dipartimenti stabiliscono che accorpino unità operative omogenee e tale non sarebbe in questo caso questo “strano” PAP che si occupa di emergenza anziché di cure primarie.

Ultimo aggiornamento

4 Dicembre 2019, 09:00

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