“I medici di famiglia sono meglio di internet. Funzionano anche senza linea”…si chiama Babilon e in Inghilterra cerca di affiancare o sostituire con contatti attraverso Internet, i medici di famiglia di quel paese. COSA E’ BABILON? LEGGI
Data:
25 Agosto 2019
DA LA REPUBBLICA DEL 24 AGOSTO 2019
Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale risponde al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giancarlo Giorgetti, intervenuto ieri al Meeting di Rimini dove, tra l’altro, ha parlato dei medici di famiglia come di “un mondo finito”, sostenendo che “nessuno va più” nei loro studi >>> CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO
COSA E’ BABILON
da ANSA del 28 giugno 2018
Un’app batte i medici di base nel fare diagnosi in Gb
Grazie a intelligenza artificiale analizza risposte pazienti
(ANSA) – ROMA, 28 GIU – Un’app basata sull’intelligenza artificiale è risultata più brava dei medici di base ‘in carne e ossa’ nel fare diagnosi basate sulle risposte dei pazienti. Ad affermarlo è Babylon, la start up britannica che l’ha sviluppata, che ha già però registrato, riporta il sito della Bbc, lo scetticismo dei ‘general practitioner’ britannici. L’algoritmo, che ha la forma di un chatbot, un software che simula una conversazione, una volta fatta una serie di domande al paziente formula una o più diagnosi con una percentuale di probabilità. Per testarlo la Babylon lo ha sottoposto all’esame che il Royal College of General Practitioners, l’equivalente del nostro ordine dei medici, richiede per l’iscrizione, e il risultato è stato un punteggio dell’81%, superiore alla media del 72% dei medici ‘umani’. In un altro test è stato chiesto alla AI e a 7 diversi medici esperti di fare una diagnosi per ognuno di 100 set di sintomi, e l’accuratezza di Babylon è risultata dell’80%, mentre i medici hanno totalizzato dal 64% al 94%. Il risultato è stato presentato ad un congresso, e ha subito provocato la risposta dell’ordine. “Una app può riuscire a superare un test di conoscenze cliniche, ma non riuscirà mai a fare quello che fa un medico – ha affermato il Royal College of General Practitioners in un comunicato -. La risposta a uno scenario clinico non è sempre netta”.
All’obiezione ha risposto il Ceo di Babylon, Ali Parsa.
“siamo pienamente coscienti del fatto che un’intelligenza artificiale non può esaminare un paziente da sola – afferma -.
Ecco perché per noi è una ‘spalla’ del medico, non potrà mai sostituirlo ma solo aiutarlo”.(ANSA).
Ultimo aggiornamento
25 Agosto 2019, 20:11
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