Vaccini. Ministero Salute: “Coperture in aumento ma ancora inadeguate”. (Ministero Salute, circolare del 14 agosto 2018)
Data:
25 Agosto 2018
La partita sull’obbligo vaccinale per l’accesso a scuola è ancora aperta.
Ma dopo il report di primavera
sull’aumento delle coperture vaccinali obbligatorie,
in una circolare
il ministero illustra il trend in crescita anche per le vaccinazioni raccomandate anti-pneumococcica (88,4% nel 2016 vs 90,90% nel 2017) e anti-meningococcica C (80,7% nel 2016 vs 83,06% nel 2017) ed evidenzia come le coperture, tutte, siano ancora al di sotto della soglia raccomandata.
Dopo il report dello scorso aprile sulle vaccinazioni obbligatorie, la circolare fa il punto anche su quelle raccomandate anti-pneumococcica e anti-meningococcica C. Nel primo caso l’aumento tra il 2016 e il 2017 è stato dall’88,4% al 90,90%, nel secondo caso dall’80,7% all’83,06%.
Male, invece, i dati in merito alla copertura vaccinale per anti-HPV: “nelle ragazze dell’ultima coorte (2005), target primario dell’intervento vaccinale, è più bassa rispetto alle coorti precedenti in cui prosegue l’attività di recupero (64,3%, per la prima dose e 49,9% per il ciclo completo). I dati sulla CV per anti-HPV nei ragazzi indicano che non tutte le regioni hanno avviato il programma di offerta attiva e che la CV anche nelle regioni che lo hanno fatto è molto lontana dagli obiettivi previsti dal PNPV”, si legge nella circolare.
“Alla luce delle CV in miglioramento ma ancora non adeguate per le vaccinazioni obbligatorie, delle basse CV per le vaccinazioni raccomandate, della necessità di tutelare i soggetti più fragili che costituiscono una quota non trascurabile della popolazione pediatrica, e non solo, e di alcuni recenti casi gravi di malattia infettiva, anche ad esito letale, che hanno interessato soggetti non vaccinabili per età”, il ministero ha dunque illustrato nella circolare una serie di raccomandazioni per la diffusione delle vaccinazioni, compresa “l’importanza di migliorare la CV tra gli operatori sanitari, per la protezione del singolo operatore e come garanzia nei confronti dei pazienti, ai quali l’operatore potrebbe trasmettere l’infezione determinando gravi danni e persino casi mortali, soprattutto nei confronti di alcune malattie: morbillo, parotite, rosolia, influenza, pertosse, epatite B, varicella, polio, difterite”.
Ultimo aggiornamento
25 Agosto 2018, 13:33
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