Veronesi: tac a basse dosi per lo screening del tumore al polmone

Data:
24 Marzo 2013

La Fondazione Veronesi ha diffuso un comunicato che riguarda lo screening per il tumore al polmone.
Secondo il professore Veronesi, che riporta i dati di una ricerca americana, la Tac a basse dosi come strumento salvavita per i forti fumatori o ex – fumatori.
Infatti, è stata l’American Cancer Society a confermare l’uso del metodo per lo screening nelle linee guide recentemente emanate.
“In Italia muoiono quasi 100 persone ogni giorno per tumore del polmone, e sono morti ignorate – ha commentato Umberto Veronesi, presentando le linee guida in Italia – ma i fumatori non vanno abbandonati dal sistema sociale e dalla scienza solo perché hanno fatto una scelta sbagliata.
Ora sappiamo che possono essere salvati grazie alla Tac a basse dosi e dunque non proporre questo esame ai forti fumatori o ex fumatori, da oggi non è più un comportamento etico. Non è un caso che la raccomandazione a tutti i medici di promuovere lo screening per il tumore al polmone venga da un’associazione no profit di volontariato.
Non dalle accademie scientifiche dunque, ma da milioni di persone di ogni professione, impegnate nell’obiettivo di salvare dal cancro il maggior numero possibile di vite umane”.
In Italia Veronesi ha avviato lo studio COSMOS, che è partito nel 2000 e si trova oggi alla sua seconda fase, Cosmos II, che coinvolge oltre 10.000 volontari e che, alla prima fase, che comprendeva solo l’uso della tac a basse dosi, aggiunge ora anche l’esame del sangue.
L’ obiettivo è quello di trovare un marcatore tumorale.
L’attenzione dei ricercatori è puntata su miRNA.
“I miRna sono la novità di Cosmos II e un‘area di ricerca molto promettente – spiega Pier Paolo Di Fiore, Direttore del programma di medicina molecolare – Sono quantità misurabili di frammenti genetici.
I nostri studi più recenti hanno dimostrato che il dosaggio di miRna nel sangue può indicare la presenza di tumore polmonare in fase iniziale.
Al momento attuale sappiamo che il dosaggio dei miRNA ha praticamente la stessa accuratezza della Tac a basso dosaggio.
Tuttavia, dobbiamo essere prudenti perché il numero di casi analizzati con il test miRNA ancora non è elevato come quelli effettuati con la Tac, e quindi il marcatore deve essere considerato ancora in fase sperimentale.
Un obiettivo preciso del Cosmos II è appunto paragonare i due tests”.


Ultimo aggiornamento

24 Marzo 2013, 05:52

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