Vaccini e vaccinazioni
Data:
19 Dicembre 2007
I vaccini rappresentano lo strumento più efficace e conveniente per prevenire le malattie infettive; agiscono stimolando la produzione di una risposta immunitaria attiva in grado di proteggere in modo duraturo ed efficace la persona vaccinata dall’infezione o dalle sue complicazioni.
Il contributo offerto al miglioramento dello stato di salute di una popolazione dalla disponibilità di vaccini efficaci e sicuri è pari solo a quello rappresentato dalla disponibilità di acqua potabile.
Le vaccinazioni in effetti non proteggono soltanto la persona vaccinata ma, interrompendo la catena epidemiologica di trasmissione dell’infezione, agiscono indirettamente anche sui soggetti non vaccinati, riducendo le possibilità di venire in contatto con i rispettivi agenti patogeni.
Grazie a questo fenomeno, denominato immunità di gregge (herd immunity) è stato possibile arrivare all’eradicazione del vaiolo dalla faccia della terra e si spera che sia possibile, entro breve tempo, arrivare allo stesso risultato anche per la poliomielite.
Grazie al programma di vaccinazioni promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per offrire a tutti i bambini del mondo la possibilità di essere vaccinati contro 6 malattie (difterite, poliomielite, tetano, pertosse, morbillo, epatite virale B e, nelle zone interessate da questa malattia, febbre gialla) vengono prevenuti ogni anno almeno 4 milioni di decessi e 400.000 casi di poliomielite in bambini di età inferiore a 5 anni.
Sulla Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2005 è stato pubblicato il nuovo Piano Nazionale Vaccini 2005-2007, che definisce il nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate e considera anche nuovi vaccini attualmente autorizzati e disponibili in Italia, quali l’antivaricella, l’antimeningococco tipo C e l’antipneumococco, già segnalati nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005.
Ultimo aggiornamento
19 Dicembre 2007, 11:29
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