Rischio clinico e rischio infettivo. Arriva il documento delle Regioni per la sinergia tra le due aree (da quotidianosanita.it del 20 maggio 2019)

Data:
21 Maggio 2019

Elaborato dalla Sub Area Rischio Clinico della Commissione Salute, il documento vuole stimolare la ricerca e lo sviluppo di sinergie e integrazioni tra l’area tematica della sicurezza delle cure e quella del rischio infettivo, al fine di favorire una coerenza di programmi e azioni in ogni ambito: nazionale, regionale e aziendale. 

IL DOCUMENTO

20 MAG – Dopo le recenti indicazioni su “Sinergie e integrazione tra Sistemi di Sicurezza delle Cure e Programmi di Accreditamento istituzionale”, la Sub Area Rischio Clinico della Commissione Salute ha reso disponibile un nuovo documento di consenso “Sinergie e integrazione tra rischio clinico e rischio infettivo”

“Le infezioni correlate all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria rappresentano in tutto il mondo – si legge in una nota – un importante problema di salute pubblica per la loro frequenza e gravità; hanno infatti un impatto rilevante sulle popolazioni e sui sistemi sanitari in termini di morbosità, mortalità e costi attribuibili. La situazione si è molto aggravata negli ultimi anni, diventando una vera e propria emergenza globale, a causa della diffusione della resistenza agli antimicrobici (AMR) dovuta principalmente ad un utilizzo inappropriato degli antibiotici. Questa problematica riveste particolare rilevanza nel nostro Paese dato che l’Italia risulta essere uno degli stati europei con i più alti tassi di incidenza relativi al fenomeno e primo per carico stimato di decessi nell’area economica europea”.

In questo contesto, il tema delle ICA e del controllo della diffusione delle AMR è entrato a far parte del “Piano nazionale della prevenzione PNP 2014-2018” ed è stato inoltre emanato il “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2017-2020” quale programma di intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome che si pone come obiettivo principale il contrasto alla diffusione delle AMR. Anche i soggetti previsti dalla Legge 24/2017 (“Centri regionali per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente” e “Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità”) possono svolgere un ruolo rilevante e fornire un proprio contributo per il raggiungimento degli obiettivi definiti in questi programmi.

Il documento di consenso, sviluppato in condivisione con Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Agenas, Regioni e PA (Sub Area Rischio Clinico e Area Prevenzione e Sanità Pubblica della Commissione Salute – Tavolo per l’implementazione del PNCAR), vuole “stimolare la ricerca e lo sviluppo di sinergie e integrazioni tra l’area tematica della sicurezza delle cure e quella del rischio infettivo, al fine di favorire una coerenza di programmi e azioni in ogni ambito: nazionale, regionale e aziendale”.

Ultimo aggiornamento

21 Maggio 2019, 05:36

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