Riforma Pa, polo unico medici Inps e staffetta generazionale tra le novità (da DoctorNews33 del 18 luglio 2015)

Data:
18 Luglio 2015

Buone notizie per i 1300 medici fiscali dell’Inps. Il disegno di legge di riforma della pubblica amministrazione approvato ieri alla camera e ora in attesa del vaglio del senato ribadisce l’istituzione del Polo Unico della Medicina Fiscale: tutte le visite fiscali sui lavoratori italiani saranno accorpate all’Inps che, dopo i controlli sui dipendenti di aziende private che ha sempre espletato, con l’approvazione definitiva della legge, dovrebbe ottenere competenze e anche risorse umane attualmente impiegate nelle Asl per i controlli ai dipendenti pubblici. Per le nuove visite su un numero di utenti superiore l’Inps dovrà avvalersi dei medici nelle liste ad esaurimento che già oggi visitano i lavoratori nel privato. La certezza di risorse, per cui probabilmente si dovranno attendere decreti attuativi successivi, potrebbe sanare in modo definitivo la situazione aperta a maggio di due anni fa a seguito della spending review con il taglio delle visite fiscali disposte d’ufficio dall’Inps. L’altra importante disposizione riguarda i concorsi nella Pubblica amministrazione: saranno tenuti a superare un esame in futuro tutti i dirigenti della Pa, le cui nomine saranno quadriennali e rinnovabili senza concorso per un biennio ma una volta sola. E’ stata invece evitata la possibilità di dare un peso maggiore nei curricula alle lauree ottenute negli atenei più severi o prestigiosi; in compenso, cresce il peso del merito e dei crediti di formazione continua ottenuti. Tra le varie norme approvate: più autonomia finanziaria per gli enti di ricerca come il Cnr e l’Istat; nei procedimenti della Corte dei Conti per il recupero di somme (danno erariale) viene inserita la procedura per il rito abbreviato. Per i dipendenti pubblici sarà più rapido anche l’iter che porta al licenziamento a seguito di procedimento disciplinare.
Si prevede l’adozione di meccanismi di flessibilità lavorativa (telelavoro) a richiesta e si inaugura la staffetta generazionale, con il pensionato che accetta di lavorare part-time per far entrare un giovane: ma se per i medici di famiglia Enpam è pronto a versare i contributi per coprire la parte di giornata non lavorata, Inps per i dipendenti pubblici chiede che sia il lavoratore part-time a pagare di tasca sua la parte di pensione non maturata nei mesi/anni in cui lavora part-time. Via infine (per ora) la norma che obbligava tutte le pubbliche amministrazioni a utilizzare software open source.

Mauro Miserendino

Ultimo aggiornamento

19 Luglio 2015, 23:02

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