Resoconto incontro sulla privacy negli studi – Regione Lazio: modifica codici esenzioni

Data:
17 Novembre 2014

Latina, 15 novembre 2014

Cari Colleghi,

lo streaming in diretta sulla privacy ha registrato un elevato numero di collegamenti e molti sono stati i quesiti giunti all’attenzione del collega Giancarmine Russo che ringrazio ancora una volta per la sua cortesia e per la competenza che ha messo a disposizione di tutti. La registrazione dell’incontro sarà tra breve disponibile sul sito dell’Ordine nella colonna di destra alla voce RUBRICHE e intitolata PRIVACY.

Naturalmente non finisce qui ! Forse non siamo riusciti a risolvere tutti i problemi ma avrete la possibilità di proseguire il colloquio con Giancarmine Russo inviando i vostri quesiti tramite email dell’Ordine.

Proprio questa mattina su DoctorNews33 c’è questa interessante notizia:

Privacy, il Garante fa marcia indietro: lasciare ricette in sala d’attesa o in farmacia si può

Contrordine del garante della privacy: è consentito lasciare le ricette affastellate nella sala d’attesa dei medici di famiglia o presso le farmacie senza dovergliele consegnare di persona. È quanto emerge da una comunicazione inviata dal Garante ai medici nella quale si sottolinea come sia sufficiente che «siano lasciate presso le farmacie e gli studi medici per il ritiro dalla parte dei pazienti, purché siano messe in busta chiusa». Lasciarle, invece, incustodite «in vaschette poste sui banconi delle farmacie o sulle scrivanie degli studi medici, viola la privacy dei pazienti». Un clamoroso passo indietro rispetto alla presa di posizione dei mesi scorsi che aveva portato la Guardia di Finanza ha intensificare i controlli sulle strutture sanitarie per verificare il rispetto delle regole sulla riservatezza, con molte sanzioni registrate tra i Medici di famiglia. La nuova linea lascia perplesso l’avvocato Paola Ferrari, da anni attiva nella difesa dei Medici di famiglia che aveva sottolineato a DoctorNews come «l’articolo 31 del Codice chieda di proteggere i dati sensibili da perdite e accessi non autorizzati» e anche che «mettere in condizione chicchessia di prendere una busta non sua, anche solo per distrazione. È una violazione». E adesso? «Dopo che nella sua relazione annuale il Garante bacchettò i medici informando, come fece in più occasioni, “di essere anche intervenuto in merito alle modalità di custodia delle prescrizioni mediche da parte di alcuni pediatri in attesa del loro ritiro da parte dei genitori. Nei casi esaminati le prescrizioni venivano collocate in contenitori non custoditi o affisse nelle bacheche situate nella sala di attesa dello studio medico”. Ora a sorpresa il passo indietro. «Il Garante» sottolinea Ferrari «ha precisato che le procedure, in vigore già da tempo, consentono ai medici di lasciare ai pazienti ricette e certificati presso le sale d’attesa dei propri studi o presso le farmacie, senza doverglieli necessariamente consegnare di persona». E si profilano problemi deontologici. «L’Ordine dei farmacisti, per esempio» conferma l’avvocato «dovrà chiarire per evitare di sconfinare nell’art.15 del codice deontologico che vieta l’accaparramento delle ricette».

Giunge immediato anche il commento del nostro Giancarmine Russo

Commento di Giancarmine Russo, Segretario generale della Società Italiana di Telemedicina e sanità elettronica:

“Sono molto perplesso e condivido quanto eccepito dall’Avv. Paola Ferrari. Rilevo, al di là del Codice Privacy, dei rischi nel lasciare ricette e certificati, seppure in busta chiusa e dietro esplicita richiesta scritta del paziente, in una determinata farmacia o laboratorio di analisi o di radiodiagnostica, oltre che poco dignitosa sul piano professionale e deontologicamente scorretta. Occorre contemperare le esigenze di tutela e riservatezza dei dati sanitari degli assistiti con le giuste esigenze di agevolare, il più possibile, la fruibilità dei servizi sanitari da parte del cittadino paziente. Questo si può realizzare, secondo la SIT, con un maggior sviluppo della sanità elettronica, penso, ad esempio, all’utilizzo della vera ricetta dematerializzata come realizzata nel trentino, dove l’assistito si reca in farmacia con la sola tessera sanitaria senza alcun pezzo di carta, tutte cose di cui non si fa alcun cenno nella richiesta pervenuta al Garante da parte delle organizzazioni della Medicina Generale, invece di incoraggiare pratiche ed usanze perlomeno irrituali e che francamente lasciano fortemente perplessi. Insomma l’ennesima occasione mancata per incoraggiare l’innovazione tecnologica ed il cambiamento reale del Paese”.

Con l’occasione vi informo anche che ieri è giunto all’Ordine il testo di un Decreto del Commissario ad acta riguardante “Verifica delle esenzioni, in base al reddito, dalla compartecipazione alla spesa sanitaria, tramite il supporto del Sistema tessera sanitaria” che allego alla presente.

Un cordiale saluto.

Il Presidente

Giovanni Maria Righetti

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Regione Lazio

Decreto del Commissario ad acta

(delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013)

N. U00366 del 31/10/2014 Proposta n. 18132 del 27/10/2014

Oggetto:

Modifica del Decreto del Commissario ad Acta n. U00158 del 19 maggio 2014 concernente: Integrazione e modifiche al decreto del Presidente in qualità di Commissario ad acta U0016 del 23 marzo 2011 . Attuazione del decreto 11 dicembre 2009 del Ministero dell’economia e delle finanze – Verifica delle esenzioni, in base al reddito, dalla compartecipazione alla spesa sanitaria, tramite il supporto del Sistema tessera sanitaria. Attuazione del Decreto del Ministero Economia e Finanze del 17 marzo 2008 per l’applicazione del codice di esenzione X01.

clicca qui: DCAU00366

 

Ultimo aggiornamento

17 Novembre 2014, 07:21

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