Regione Lazio: “Agevolazioni fiscali per 4 mld a sanita’ integrativa sono un paradosso” (da Ordine Medici Roma del 25 giugno 2019)

Data:
29 Giugno 2019

Roma, 25 giu. – “E’ paradossale che in un momento in cui le Regioni stanno chiedendo certezza di risorse per il Fondo sanitario nazionale il Governo riconosca la natura non commerciale dei fondi sanitari integrativi come rilevato dalla Fondazione indipendente GIMBE.

Stiamo parlando di 4 miliardi di euro di agevolazioni fiscali che non vengono reinvestite nel sistema sanitario pubblico e sono utilizzate dalle assicurazioni e banche senza alcuna regolamentazione rispetto all’appropriatezza con fenomeni di sovradiagnosi e sovratrattamento.

Da un lato dunque abbiamo il sistema sanitario nazionale con il finanziamento piu’ basso a livello europeo rispetto al PIL come certificato dal Referto al Parlamento della Corte dei Conti.

Dall’altro si regalano 4 miliardi di agevolazioni fiscali alla sanita’ integrativa che vede la gran parte dei fondi erogare prestazioni previste nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), ossia con una mano si indebolisce il sistema sanitario pubblico non garantendo pienamente l’erogazione dei LEA e con l’altra si favorisce il sistema integrativo.

Basti pensare che le risorse aggiuntive da bilancio regionale che le Regioni mettono a titolo di copertura dei LEA ammontano complessivamente nell’ultimo anno a circa 1,3 miliardi di euro. E’ evidente che e’ in atto una ingiustizia.

Con 4 miliardi si potrebbero garantire totalmente i Livelli essenziali di assistenza (LEA), gli adeguamenti contrattuali per tutto il personale sanitario e un Piano nazionale di assunzioni e di governo delle liste di attesa.

Non ho nulla contro la sanita’ integrativa, ma mi domando perche’ debbano usufruire di sgravi fiscali per prestazioni LEA oltretutto tenendo in considerazione che gli anziani e i pensionati, che hanno una maggiore richiesta di servizi sanitari, non avendo piu’ contratti di lavoro in essere non ricevono alcun beneficio dalla sanita’ integrativa e lo dimostra il fatto che solamente il 4,7% dei pensionati e’ iscritto ad un fondo integrativo”.

Lo dichiara in una nota l’assessore alla Sanita’ e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

Ultimo aggiornamento

29 Giugno 2019, 08:35

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