Punti di vista: siamo tutti d’accordo sulla autocertificazione della malattia “breve”? Il parere del Presidente dell’Ordine.
Data:
6 Gennaio 2015
Secondo il mio modesto parere, ritengo non condivisibile la proposta avanzata da anni e da varie associazioni sindacali di sostituire, per le malattie della durata da 1 a 3 giorni (oppure 5?!), alla certificazione del medico la autocertificazione dell’assistito.
Innanzitutto, la malattia “breve” può essere così definita solo a posteriori e confligge con la normativa che impone al lavoratore di essere visitato entro 24 dall’insorgenza della patologia e al medico di far seguire alla visita l’eventuale certificazione di malattia invalidante e di trasmetterla subito in via telematica.
E poi, perché lasciare all’assistito la valutazione dei suoi sintomi che potrebbe risultare non sempre esatta?
Si dà per scontato che l’assistito inganni sempre il suo medico curante in caso di sintomi di breve durata?!
Il Presidente
Giovanni Maria Righetti
Ultimo aggiornamento
15 Agosto 2018, 10:03
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