Il Consiglio Direttivo dell’Ordine, riunitosi il 30 luglio, ha approvato un progetto speciale al quale parteciperanno i dipendenti dell’Ordine, con l’obiettivo di recuperare entro tempi ristretti, nel mese di agosto, le PEC degli iscritti, medici e odontoiatri, che non l’hanno mai depositata all’Ordine oppure l’hanno lasciata scadere.
L’obiettivo è quindi quello di evitare che agli iscritti inadempienti l’Ordine sia costretto a inviare una formale diffida affinché si mettano in regola entro 30 giorni, scaduti invano i quali si procederà alla sospensione dall’albo fino al deposito della PEC presso l’Ordine.
È questo, infatti, il contenuto della disposizione emanata con Decreto Legge (cosiddetto “Semplificazione”) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 luglio scorso che si prefigge di accelerare la digitalizzazione degli atti nei rapporti tra i cittadini e tra questi e le istituzioni.
In verità, l’obbligo del possesso della PEC da parte di tutti i professionisti iscritti ad un Albo risale ad una legge del 2009 ma solo ora è stata introdotta una così grave sanzione ritenuta peraltro da molto sproporzionata in rapporto alla tipologia della inadempienza commessa.
L’obiettivo dell’Ordine sarà quindi quello di invitare ad attivare nel più breve tempo possibile la PEC i circa 350 iscritti che ne sono sprovvisti e che rappresentano l’11% del totale.
Saranno inviate email e SMS, saranno effettuate telefonate e sarà disponibile la consulenza gratuita di un esperto informatico per un eventuale supporto tecnologico.
La PEC sostituisce ormai nella maggior parte dei casi la raccomandata postale, il suo costo annuale si aggira intorno ai quattro euro mentre è il caso di ricordare che l’invio di una sola raccomandata ne costa oggi circa sette.
Il Presidente
Giovanni Maria Righetti
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