Professionisti: fattura elettronica obbligatoria dal 2019 – Ma che è ? Prima capiamo in poche parole di che si tratta poi con calma più in là vediamo cosa fare – Per ora non compriamo nulla di quello che ci offrono (software, gestionali, ecc.)!

Data:
5 Ottobre 2018

(da ANMVI)

La Legge di Bilancio ha esteso l’obbligo di emissione delle fatture in formato elettronico fra titolari di partita IVA. 

Scambi commerciali B2B tra imprese e professionisti
– L’obbligo sarà esteso a tutte le operazioni business to business (B2B) tramite il Sistema di interscambio (Sdi) utilizzato per le fatture elettroniche verso la Pubblica amministrazione. Lo Sdi è stato messo a punto dalla Agenzia delle Entrate insieme alla Sogei ed è utilizzabile gratuitamente per  emettere e ricevere, secondo modelli standardizzati definiti dall’Agenzia delle Entrate (XML), le fatture elettroniche. La firma elettronica di chi emette il documento fiscale ne garantisce l’autenticità. Il Sistema conserva le fatture per 10 anni.

Sono previste semplificazioni: eliminazione dell’adempimento relativo alla presentazione dell’elenco dei dati delle fatture emesse e ricevute (che, transitando obbligatoriamente tramite il SdI, risultano evidentemente già in possesso dell’Amministrazione Finanziaria), ma non anche delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche; dichiarazione IVA precompilata e relativi modelli F24 di versamento precompilati, a beneficio di professionisti e imprese in contabilità semplificata, oltre all’eliminazione dei registri IVA.

Esclusione dall’obbligo di fatturazione elettronica – Resteranno fuori dall’obbligo di fatturazione elettronica le prestazioni e le cessioni effettuate verso soggetti non titolari di partita IVA. Esonerati anche i contribuenti minimi e forfetari.

Per non aumentare l’IVA- L’obbligo viene introdotto, in virtù di una deroga che l’Unione Europea ha concesso all’Italia per abbattere il tax-gap a causa del quale sono stati programmati gli aumenti delle aliquote IVA (al momento è stato sterilizzato l’innalzamento delle aliquote dal 22 al 25% e dal 10 all’11,5%).
Il tax gap ovvero il mancato gettito IVA raggiunge in Italia livelli anomali rispetto agli altri Stati dell’Unione; da qui una serie di  misure anti-evasione per concorrere al rientro dei conti pubblici italiani nel Patto di Stabilità europeo.

LEGGE 27 dicembre 2017, n. 205 
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020. 

Ultimo aggiornamento

7 Ottobre 2018, 07:53

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