Pesticidi rilevati nelle acque italiane
Data:
27 Giugno 2013
L’ISPRA ha pubblicato il Rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2013. contenente i dati delle analisi sulle acque dolci italiane nel 2010.
Le notizie non sono buone.
Nel 55 per cento dei 1297 punti di campionamento di acque superficiali e nel 28,2 per cento dei 2324 punti di campionamento delle acque sotterranee, è stata rivelata la presenza di pesticidi agricoli di 166 tipi diversi, compresi alcuni vietati da tempo, come l’atrazina.
I limiti di legge, oltre i quali le acque diventano tossiche per le forme di vita, sono stati superati nel 13,2 per cento dei campioni di acque superficiali e nel 7,9 per cento di quelli sotterranei.
La media dei contaminanti è di tre per campione, ma in un caso sono stati rivelati 23 pesticidi diversi.
Sono dati non sorprendenti, considerando che l’agricoltura riversa nei campi 140.000 tonnellate annue di sostanze tossiche.
Il confronto con il precedente rapporto del 2007 sembra indicare un peggioramento: allora furono identificate 118 varietà di pesticidi nel 38 per cento dei campioni superficiali e nel 20 percento di quelli sotterranei.
La zona d’Italia più contaminata resta la Pianura Padana, ma l’aumento dei controlli al centrosud sta facendo emergere una contaminazione anche in quelle aree agricole. (AlSa)
fonte: | Le Scienze |
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data di creazione: | 22/06/2013 |
Ultimo aggiornamento
27 Giugno 2013, 02:23
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