Ospedale Fondi. De Santis: “Situazione drammatica, intervenga la politica”

Data:
11 Marzo 2014

www.latinatoday.it Richiamare l’attenzione della politica, ancora  una volta; questo l’appello Il coordinatore del Comitato pro  ospedale, Lucio De Santis, nel corso dell’ultima assemblea che ha  lanciato di nuovo l’allarme sull’operatività del San Giovanni di Dio  seriamente a rischio.

“Chirurgia è ormai al collasso, ostetricia anche, eppure assistiamo solo a polemiche di cui alla gente non importa nulla. La politica,  soprattutto quella a livello sovracomunale, deve fare il suo dovere,  impegnandosi per rendere operativo l’ordine del giorno approvato all’unanimità  dai consigli comunali del comprensorio” ha dichiarato De Santis, facendo  riferimento “in primis il senatore Claudio Fazzone, perché  fondano ed eletto dal territorio, poi il senatore pontino Claudio  Moscardelli, che si è interessato di recente ai problemi sanitari del  presidio centro e poi i consiglieri regionali eletti in provincia, alle  loro responsabilità”.

“Che  l’ospedale non chiude – sottolinea De Santis – è cosa certa, ma  questo può non voler dire nulla, se per mancanza di personale i servizi  si fermano ed è quello che sta accadendo”. Ricordiamo che le ultime  notizie riguardano il mancato  arrivo dei tre medici e la partenza di un altro dottore di chirurgia che  pregiudica quasi integralmente la funzionalità del reparto. Senza dimenticare  che il l’anestesista andrà in pensione a breve.

“Chirurgia, per quanto abbiamo potuto accertare, – continua De Santis –  lavora praticamente un girono la settimana. Per le analisi, anche da pronto  soccorso si devono aspettare quattro o cinque ore, perché devono andare a  Terracina. Per noi il limite, a questo punto, è stato superato.

La  fiaccolata del 12 febbraio, a cui hanno partecipato più di 2000 persone, ha  dimostrato che la gente è preoccupata e pronta a farsi sentire per difendere il “San Giovanni di Dio” e i suoi servizi. Ci stiamo muovendo con grande civiltà e  cercando il confronto con tutti gli attori interessati, ma non siamo più  disposti ad aspettare: noi non ci fermeremo e siamo pronti ad azioni  eclatanti”.

Ultimo aggiornamento

11 Marzo 2014, 07:02

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