Ospedale di Fondi, altra giornata di passione al Cup
Data:
28 Giugno 2014
www.h24notizie.it Dalla prossima partoriente, all’anziano claudicante, tutti impegnati in una lunga, estenuante maratona. Completamente al chiuso e da fermi, però. Al massimo due passi per sgranchirsi le gambe.
Già dal primo mattino mucchi di persone in coda agli sportelli, o assiepate tutt’intorno. Con attese che possono essere interminabili, dilatate a dismisura.
Da perdere la cognizione del tempo, non fosse per altri impegni, magari indifferibili. Per il rischio di un qualche mancamento. O per particolari condizioni dello sfortunato di turno.
Al ‘San Giovanni di Dio’, la fila al Cup per ticket e prenotazioni può tramutarsi in roba da duri. Anzi, nonostante l’impegno del personale lo diventa abbastanza spesso, se è vero che da quelle parti non sono mancati e non mancano tutt’ora scenate ed utenti – giustamente – inviperiti. Ultima capatina delle forze dell’ordine, nello specifico carabinieri, un paio di mesi fa.
Giovedì mattina, hanno rischiato di tornarci: ennesima fila oblunga, con conseguenze a catena anche per le visite ambulatoriali prenotate, e situazioni altamente indicative.
Come quella di un uomo che, come da prescrizione, doveva prendere i propri farmaci salvavita entro le 8, ma per la solita coda ha dovuto attendere circa due ore e mezza in più.
Quasi quattro, invece, le ore che una donna incinta all’ottavo mese ha dovuto aspettare – ovviamente a digiuno – prima di riuscire ad effettuare un normalissimo prelievo del sangue.
Se la pur evidente gravidanza è stata utile a trovare almeno un posto a sedere per attutire in parte stress e stanchezza, non è però servita ad evitarle la consueta coda effetto lumaca. Tra ticket ed accettazione, seppure arrivata di buon mattino, la poveretta è riuscita a ‘fuggire’ solo intorno a mezzogiorno. Quando far la fila equivale ad un’impresa.
Ultimo aggiornamento
28 Giugno 2014, 07:38