Linee guida, più chiarezza con la checklist Gimbe. Cartabellotta: utile per la pratica clinica e per i contenziosi (da DoctorNews33 del 20 luglio 2016)

Data:
20 Luglio 2016

AGREE Reporting Checklist  disponibile su  www.gimbe.org/agree

Arriva in Italia la “checklist” per il controllo di qualità. La Fondazione Gimbe ha, infatti, realizzato la versione italiana ufficiale dell’Agree Reporting Checklist, la bussola per guidare istituzioni e società scientifiche a riportare nelle linee guida per la pratica clinica, tutte le informazioni necessarie a garantirne rigore, chiarezza e trasparenza. E a spiegare l’importanza di questo strumento, è proprio il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, dalle pagine di DoctorNews33.

Presidente, la checklist elenca tutte le informazioni che istituzioni e società scientifiche dovrebbero riportare per garantire qualità, chiarezza e trasparenza delle linee guida. Qual è l’importanza di questo “libretto di istruzioni”?
Dal 2003 il gruppo AGREE (Appraisal of Guidelines, Research and Evaluation) lavora per migliorare lo sviluppo delle linee guida per la pratica clinica. Lo strumento AGREE originale è stato completamente rivisto e aggiornato nel 2009, con la pubblicazione di AGREE II: lo standard di riferimento internazionale per valutare qualità delle linee guida pubblicate è disponibile in italiano grazie alla traduzione ufficiale della Fondazione GIMBE. Tuttavia, quello che ancora mancava era uno strumento per il reporting delle linee guida: da AGREE II è nata dunque l’AGREE Reporting Checklist, strumento destinato ai “produttori” di linee guida per aiutarli a includere tutte le informazioni relative al processo di elaborazione. La sua importanza è indiscutibile perché oltre 25 anni di ricerca sulle linee guida hanno dimostrato che la loro qualità è strettamente legata sia al rigore metodologico che condiziona ricerca, valutazione e selezione delle evidenze scientifiche, sia a un’adeguata governance dei conflitti di interesse che influenzano in maniera rilevante la formulazione delle raccomandazioni cliniche.

Lei ha dichiarato che le linee guida sono importanti sia per la pratica clinica, che nei contenziosi medico-legali. Ci spiega le ragioni?
Con il disegno di legge “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario” attualmente in discussione in Parlamento, si legge che“Gli esercenti le professioni sanitarie, nell’esecuzione delle prestazioni sanitarie con finalità preventive, diagnostiche, terapeutiche, palliative e riabilitative, si attengono, salve le specificità del caso concreto, alle buone pratiche clinico-assistenziali e alle raccomandazioni previste dalle linee guida elaborate dalle società scientifiche […]”. Pertanto, in un momento storico dove le linee guida, oltre che rappresentare standard per guidare le pratiche professionali si apprestano ad orientare anche il contenzioso medico-legale, è indispensabile che tutti i produttori di linee guida, siano società scientifiche o agenzie governative, adottino l’AGREE Reporting Checklist (disponibile suwww.gimbe.org/agree) per garantire qualità e trasparenza delle linee guida prodotte.

Seguendo scrupolosamente le linee guida, a che risultati si potrebbe arrivare in fatto di performance dei sistemi sanitari?
Le linee guida, in quanto sintesi delle migliori evidenze scientifiche disponibili, rappresentano la base per lo sviluppo dei percorsi assistenziali locali, finalizzati a standardizzare l’approccio clinico-assistenziale-organizzativo per patologie e condizioni troppo spesso caratterizzate da una estrema variabilità delle pratiche, non giustificate dalle preferenze/aspettative di cittadini e pazienti. L’impatto sui sistemi sanitari conseguente a una omogenea implementazione dei percorsi assistenziali consente da un lato di migliorare gli esiti di salute, dall’altro di ottimizzare l’utilizzo delle risorse. L’estrema variabilità dei comportamenti professionali e organizzativi infatti, oltre a impedire alle migliori evidenze di aumentare la salute delle persone, determina lo spreco di preziose risorse legato al sovra e sotto utilizzo di interventi sanitari.

Rossella Gemma

Ultimo aggiornamento

20 Luglio 2016, 11:35

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