Le risonanze magnetiche inutili sono quasi il 30% del totale, secondo la Società italiana di radiologia medica (Sirm)
Data:
25 Giugno 2013
Sirm, anche in Italia troppe risonanze magnetiche inutili.
Le risonanze magnetiche inutili sono quasi il 30% del totale, secondo la Società italiana di radiologia medica (Sirm).
L’allarme è partito dalla Spagna, dove le rivelazioni di uno studio internazionale sono passate in breve tempo dalle pagine della rivista specializzata European Journal of Radiology a quelle del quotidiano iberico più letto, El Pais.
In Spagna, il numero di risonanze effettuate ogni anno si aggira intorno al milione e, per avere un’idea dell’impatto economico complessivo, basta moltiplicarlo per i 244 euro a cui ammonta il costo medio per effettuare questo esame.
Una conseguenza ulteriore, grave non solo dal punto di vista economico, è espressa dal coordinatore dello studio, Francisco Kovacs, secondo cui «prescrivere risonanze inutili aumenta del 400% il rischio di essere operato inutilmente».
Nel nostro Paese la situazione è analoga e lo conferma il presidente Sirm Carlo Faletti: «le cifre non sono molto dissimili; il numero di risonanze magnetiche è sicuramente elevato e altrettanto il rischio di inappropriatezza, in particolare per la risonanza magnetica del rachide lombosacrale, come per quelle encefaliche e del ginocchio».
Tra le cause principali della prescrizione di risonanze inutili figurano: la medicina difensiva, motivata dal timore dei medici di controversie legali; la medicina di compiacenza, con cui si tende a venire incontro alle richieste del paziente, anche se immotivate; e infine la medicina privata, quando motivata principalmente dai rimborsi economici per esami e interventi.
Carlo Faletti ritiene che bisognerebbe ascoltare maggiormente i radiologi, a cui dovrebbe essere permesso di analizzare il caso con i medici che hanno prescritto la risonanza: «se ci fosse una maggiore attenzione al rispetto delle linee guida, non ci sarebbe niente da riscrivere e niente da inventare; basterebbe semplicemente applicare quello che è già stato codificato».
Inoltre, la Sirm propone di pianificare programmi di educazione sanitaria per i pazienti, spiegando loro che le risonanze magnetiche sono utili in certi casi ma non in altri.
Ultimo aggiornamento
25 Giugno 2013, 05:54
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