www.h24notizie.it Situazione critica al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Ancora una volta gli operatori hanno la sensazione che i loro appelli, ai piani alti della Asl e della Regione Lazio, restino inascoltati. L’afflusso record di pazienti sembra ormai inevitabile, visti i tagli che hanno riguardato altri ospedali locali della provincia di Latina e la lentezza nel far partire i nuovi presidi di ‘medicina territoriale’. Ma, lamentano coloro che ogni giorno sono faccia a faccia con i pazienti, si potrebbe almeno cominciare dai piccoli accorgimenti.

Ad esempio, visto che i pazienti in trattamento o in attesa, essendo troppi rispetto agli spazi, vengono ‘appoggiati’ nelle sale interne del Pronto soccorso (ieri ce n’erano 74, pochi in meno rispetto al ben più attrezzato Umberto I di Roma) dalla Asl potrebbero almeno fornire dei paraventi per separare uomini e donne e garantire una parvenza di privacy. O ancora, potrebbero finalmente essere installati i monitor con le informazioni sull’affollamento del reparto in sala d’attesa, utili a ricordare che al di là del vetro del triage ci sono persone che si fanno in quattro per garantire l’assistenza ai pazienti. Purtroppo, nonostante le promesse, dei monitor non si è vista neppure l’ombra.

Emblematico, poi, il caso del paziente che si trova in Pronto soccorso da 6 giorni in attesa del ricovero, uno dei 14 che aspettano un posto letto. La situazione, come è noto, è sempre la stessa: più tagli, meno posti letto; meno posti letto, pronto soccorso più affollato; pronto soccorso più affollato, servizio più caotico e nervosismo da parte di operatori e pazienti. La situazione è nota, si è detto, ma le contromisure non si sono ancora viste.