La Rsa di Mintuno ottiene l’accreditamento dalla Regione Lazio

Data:
4 Luglio 2014

www.minturnet.it E’ stata finalmente accreditata la Rsa Poggio Ducale di Minturno. Sebbene in Comune non sia ancora giunta la nota ufficiale, nel tardo pomeriggio di ieri il sindaco Paolo Graziano ha avuto assicurazione direttamente dagli uffici preposti della Regione Lazio. In una telefonata intercorsa con il dirigente dell’area autorizzazione e accreditamento, Giorgio Spunticchia, è stata data la tanto agognata conferma. E il documento ufficiale ha anche un numero di protocollo, il 220, che arriverà nei prossimi giorni. Il sindaco Graziano ha espresso la propria soddisfazione: “Per Minturno si tratta di un grande risultato, in un momento in cui le strutture sanitarie sono al collasso. Abbiamo una Rsa che potrà lavorare a pieno regime e già ora vi sono circa trenta persone che vengono seguite da personale specializzato”. Minturno aveva perso il treno di novembre, quando sono state accreditate altre 15 nuove residenze sanitarie, per un totale di 1022, dovuto al fatto che non erano ancora terminati i lavori di strutturali e di adeguamento. La struttura, gestita dalla Tear di Pontecorvo, ha aperto agli inizi di aprile, dopo un’attesa di quasi venti anni, grazie all’autorizzazione della Regione. In questi mesi l’Asl ha effettuato numerose visite per controllare che l’edificio fosse conforme alle nuove normative. Per questa ragione la Rsa minturnese non è rientrata nella tornata di accreditamenti di novembre, come ha spiegato a suo tempo lo stesso sindaco Graziano.

C’è voluta un’attesa, ulteriore, di otto mesi, dopo che la Tear ha inviato a Roma tutta la documentazione e, ovviamente, dopo che sono terminati i lavori per ottenere il nulla osta. Minturno è rientrata in quest’ultima fase insieme ad altre strutture, come lo stabilimento “Terme Caracciolo – Forte” di Suio, che ha ottenuto nel mese di giugno l’autorizzazione per fangoterapia, balneoterapia, aereosol e inalazioni, e l’accreditamento con il servizio sanitario regionale per prestazioni relative a malattie artroreumatiche, dermatologiche, inalatorie fanghi e bagni terapeutici.

Tra l’altro, la Pisana ha confermato tutti e sessanta i posti disponibili nella struttura sanitaria, diversamente da quanto previsto nel 2009, quando erano stati tagliati per essere frazionati con le altre strutture di Sabaudia e Priverno. Ma in questi anni si sono avvicendate ormai tre amministrazioni regionali e questo ha cambiato le carte in tavola. Diversi gli sforzi anche delle giunte comunali precedenti: prima Sardelli, poi Galasso, con l’interessamento dell’allora consigliere regionale Romolo Del Balzo. Poi tutto si bloccò con il commissario prefettizio. Infine, l’amministrazione Graziano che ha ripreso il discorso da dove era stato interrotto.

Sarà da vedere quanti soldi metterà sul piatto la Regione Lazio per garantire un numero di posti congruo perché appare difficile – vista la crisi economica regionale – che vengano finanziati tutti e sessanta. Ma comunque è di certo una buona notizia per coloro che lavorano nella struttura, che potrà funzionare a pieno regime. Ora si dovrà attendere la pubblicazione nel Burl, che avverrà nelle prossime settimane, per chiudere l’iter documentale.

Giuseppe Mallozzi

Ultimo aggiornamento

4 Luglio 2014, 07:37

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