Il piano della Asl di Latina per l’appropriatezza nell’uso dei farmaci

Data:
31 Agosto 2014

www.h24notizie.it Riduzione della spesa aumentando la qualità dell’offerta dei servizi ai cittadini. Tra gli interventi migliorativi che rientrano negli obiettivi  di questa Direzione Aziendale è stata posta attenzione ai costi della farmaceutica e dell’appropriatezza prescrittiva. Nelle scorse settimane infatti è stato avviato un calendario di appuntamenti per pianificare la comunicazione a  tutti i livelli di assistenza, mirato al raggiungimento dei prossimi target.La Direzione Aziendale ha già incontrato i medici di medicina generale e gli specialisti ospedalieri e territoriali per partecipare e condividere gli obiettivi prestabiliti. Il calendario delle riunioni proseguirà nei prossimi mesi  per approfondire i singoli argomenti.

Con il DCA 156/2014 “Appropriatezza prescrittiva farmaceutica nella Regione Lazio” sono stati fissati gli obiettivi regionali per la riduzione della spesa farmaceutica, attraverso azioni di governo su alcuni farmaci che attivano contemporaneamente l’appropriatezza d’uso e riallineano i consumi ai livelli medi nazionali. Con queste azioni ci si prefigge un contenimento di spesa farmaceutica di 16 milioni di € e con questo risparmio sarà possibile reinvestire nell’innovazione per la cura dei pazienti con nuove tecnologie e contribuire così alla sostenibilità del SSN.

La spesa farmaceutica media procapite  (ovvero quanto mediamente si spende in farmaci per ogni abitante) nel 2013 per l’ASL Latina è pari a 183 €, nella  Regione Lazio 168 euro e in Italia 152 €: ciò significa che la Regione Lazio ha speso 93 milioni di € in più rispetto all’Italia per l’assistenza farmaceutica erogata attraverso le farmacie convenzionate; ciò significa che l’ASL di Latina ha speso 17 milioni di € in più rispetto all’Italia.

Il target di spesa media procapite da raggiungere nel 2014 è 154 €: ciò significa che la Regione Lazio dovrà risparmiare 81,2 milioni di € e che l’ASL di Latina, in quanto maggiormente alto spendente rispetto alle 12 ASL regionali, ne deve contenere 16 milioni ovvero il 20% del totale del risparmio programmato. Infatti, la ASL di Latina è quella con la maggiore differenza di spesa da contenere nella Regione, 13 volte quella della ASL meglio prestante.

I farmaci la cui prescrizione appropriata potrà assicurare il recupero delle risorse necessarie, sono quelli delle classi maggiormente prescritte ed in particolare i gastroprotettori, gli antipertensivi, gli ipolipemizzanti e gli antinfiammatori. Saranno quindi tutti i medici operanti in provincia a contribuire al raggiungimento dell’obiettivo ovvero sia gli specialisti ospedalieri e territoriali, sia i medici di medicina generale.

Prescrivere in modo appropriato, significa prescrivere ciò che è utile al paziente perché efficace e rispondente alle sue esigenze garantendo comunque la terapia necessaria e contenendo i costi per riservare il risparmio  per garantire cure eque ed universali ai pazienti.  Grazie ai farmaci la speranza di vita è quasi raddoppiata e sono migliorate le condizioni generali di salute tra la popolazione.  Ma il consumo di farmaci è enorme a testimonianza di quanto un buono stato di salute sia importante per la vita delle persone a meno che questo grande consumo non si trasformi in abuso. L’uomo si è abituato ai miracoli della scienza e pretende da essa la soluzione a tutti i suoi problemi.

Ma l’uso dei farmaci e di conseguenza la prescrizione medica deve essere effettuata nel rispetto delle norme di settore, nel rispetto dei principi di: efficacia dell’intervento prescrivendo il medicinale utile per il miglioramento dello stato di salute per raggiungere il massimo risultato con il minimo impiego di farmaco perché comunque potenzialmente tossico; economicità ovvero di riduzione degli sprechi scegliendo il farmaco in grado di garantire il miglior rapporto beneficio/costo.

In tal modo, l’attività medica responsabile, utilizza appropriatamente le risorse finanziarie pubbliche uniformandosi al principio di ottimizzazione di quelle risorse e quindi in ultima analisi  nel rispetto del principio di appropriatezza ovvero ad ogni patologia deve corrispondere esclusivamente la prescrizione di farmaci che risultino (per quantità, qualità e modalità di somministrazione) tali da indurre un miglioramento nelle condizioni di salute del paziente, considerando illeciti i comportamenti prescrittivi che portino il paziente ad un consumo di farmaci incongruo od inadeguato, anche in considerazione dei maggiori rischi per la salute in tali circostanze.

L’attività prescrittiva del medico ha quindi una limitata discrezionalità in quanto si tratta di prestazioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale ovvero della collettività e, dunque, ciascuna prescrizione, qualora sia rimborsabile dalla ASL, comporta l’assunzione del relativo onere di spesa per il bilancio pubblico.

L’attenzione massima all’uso appropriato di tutte le risorse che abbiamo a disposizione deve essere patrimonio e prerogativa non solo degli operatori ma anche dei cittadini. Tagliare gli sprechi significa essere più efficaci nei confronti dei bisogni veri di salute.

Ultimo aggiornamento

31 Agosto 2014, 07:32

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