I MEDICI FISCALI DIFFIDANO L’INPS

Data:
2 Settembre 2013

Oltre duecento Medici Fiscali iscritti all’ ANMEFI (Associazione Nazionale Medici di Medicina Fiscale),il 13/08/2013 decidono di adire le vie legali a fronte di un atteggiamento intransigente che l’INPS manifesta e sostiene oramai da quattro mesi nei loro confronti.

L’Istituto di Previdenza Sociale in data 30 Aprile 2013 ha sospeso il servizio di Medicina di controllo dei lavoratori del settore privato assenti per malattia, garantendo esclusivamente l’effettuazione delle visite richieste dai Datori di Lavoro. Con nuova Circolare Interna datata 19 Giugno 2013, l’INPS ha ripristinato i controlli riducendoli mediamente ad un decimo dei precedenti.

In un paese dove spesso prevalgono i più “furbi”, il controllo dei lavoratori in malattia disposto dall’Ente Previdenziale è stato di fatto annullato con la giustificazione della “revisione della spesa” pubblica, peraltro in assenza di una attenta valutazione delle pesanti ripercussioni economiche per lo Stato che deriverebbero dall’aumento dei certificati di malattia.

Tali provvedimenti, assunti senza alcun preavviso ai medici, suggeriscono l’immagine di una dirigenza che appare inadeguata ad effettuare una programmazione efficace, considerando anche gli ingenti investimenti effettuati nel 2012 per dotare ogni medico fiscale di moderni strumenti telematici e per varare programmi informatici "intelligenti", attualmente sottoutilizzati.

Nei due incontri con i vertici dell’Istituto Previdenziale nessuna possibilità di esprimere proposte alternative è stata concessa ai circa 1400 operatori sanitari distribuiti sul territorio nazionale (la maggior parte di essi lavora in rapporto fiduciario ed esclusivo con l’Ente da oltre 25 anni!), che hanno potuto soltanto prendere atto di questo drammatico taglio di spesa operato nei loro confronti a presumibile danno della collettività.

Immediata la reazione del Presidente Federica Ferraroni e di duecentotrenta medici fiscali aderenti all’Associazione in risposta ad un’offesa così grave: i professionisti in questione, avvalendosi dell’operato di valenti Avvocati dei Fori di Firenze e di Roma, hanno infatti diffidato l’Istituto di Previdenza a ripristinare immediatamente un servizio di controllo adeguato sui lavoratori in malattia.


Ultimo aggiornamento

2 Settembre 2013, 06:26

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