Goretti

Data:
28 Aprile 2014

Un ospedale che avrebbe bisogno di quaranta infermieri e quaranta operatori sanitari e che rischia, come ogni estate, di garantire l’assistenza in condizioni precarie in un’area a vocazione turistica dove la domanda di servizi sanitari aumenta non controbilanciata da un adeguamento del personale. Parliamo del Goretti su cui ancora una volta lancia l’allarme il sindacato Uil Fp pontino, che con una lettera inviata al manager Asl Michele Caporossi, al direttore sanitario Alfredo Cordoni e al direttore amministrativo Vania Rado sottolinea e denuncia la mancanza di una programmazione estiva per i dipendenti del Goretti.

ASL CARENTE SULLA PROGRAMMAZIONE. La Asl secondo i sindacati non ha ancora messo mano al piano ferie e alla programmazione estiva: “Allo stato attuale – denuncia la Uil – permangono situazioni inaccettabili di ferie pregresse degli anni precedenti, che dovrebbero essere eccezionalmente fruite entro il mese di giugno, ma puntualmente ogni anno assistiamo alla solita replica di una sceneggiata già vista e stravista, dove gli attori (dipendenti) si ritrovano con un vasto bagaglio di ferie residue. Qualcuno, come da copione, dirà ‘i lavoratori non vogliono consumarle’, ma la verità è un’altra! La verità consiste nel fatto che molti reparti lavorano con l’organico appena sufficiente per garantire il normale turno mensile senza avere la possibilità per le sostituzioni semplici e fisiologiche quali ferie, malattie o assenza previste dai contratti e leggi vigenti”.

MANCANO 40 INFERMIERI. Il problema è quello cronico del sottodimensionamento del personale, che in un settore delicato come quello della sanità pubblico espone a rischi altissimi e si riflette in situazione limite come quella del reparto di Nefrologia (sub intensiva) dell’ospedale di Formia “dove l’infermiere lavora spesso da solo e sovente senza l’ausilio dell’Oss” mentre nel reparto di Neurologia del Goretti lavorano solo 9 infermieri. Lo stesso ospedale Goretti, inoltre, avrebbe bisogno di altri 40 infermieri e 40 operatori socio-sanitari per rispettare gli standard di assistenza”. La situazione, come è noto, è diventata più critica dopo la chiusura dei presidi ospedalieri di Priverno, di Cori e di Sezze con l’ospedale non più adeguato ad accogliere tutto il bacino di utenza del nord della provincia. Secondo i sindacati mancherebbero all’appello 120 posti letto e anche se i 17 annunciati da Caporossi sono un primo passo in avanti, c’è ancora molto da fare e da programmare in questa direzione.

LE RICHIESTE DELLA UIL. La Uil chiede alla direzione generale della Asl un incontro urgente per discutere di punti come l’assunzione a tempo determinato del personale necessario per garantire i LEA ed il potenziamento dell’offerta dei servizi sanitari durante il periodo estivo; la copertura finanziaria per le eventuali prestazioni aggiuntive per il personale disposto a contribuire con la propria professionalità per la carenza di personale; un piano ferie estivo che garantisca indiscriminatamente il diritto di 15 giorni di ferie a tutto il personale della Ausl Latina; una prassi automatica per le sostituzioni previste dalle vigenti normative; il divieto assoluto di utilizzare forme di lavoro straordinario per gestire l’evento “estivo” come fattore imprevedibile o occasionale, perché così non è. L’estate è vicina e l’ospedale in queste condizioni non è pronto.

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Ultimo aggiornamento

27 Maggio 2014, 17:20

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