Garza dimenticata nell’addome, sotto accusa medici e infermieri

Data:
24 Aprile 2014

www.corrieredilatina.it Una dimenticanza. Una garza lasciata nell’addome del paziente dopo un intervento. Un maledetto errore quello che, secondo il sostituto procuratore Cristina Pigozzo, ha condotto alla morte un pensionato nell’estate di tre anni fa. Per il decesso di Pasquale De Filippo, 74 anni, originario di Napoli, ma per lungo tempo residente a Latina, tre medici e due infermieri dell’ospedale “Santa Maria Goretti” sono stati indagati, con l’accusa di omicidio colposo, e ora rischiano il rinvio a giudizio.

I FATTI. De Filippo, il 2 febbraio 2011, venne sottoposto a un intervento chirurgico presso l’ospedale “Goretti” di Latina, per la rimozione di un polipo al colon. Dopo l’operazione, il pensionato venne aggredito da febbre alta, si trovò con l’intestino perforato, venne sottoposto in altre strutture ad altri due interventi, e alla fine, stroncato da una setticemia, a metà luglio dello stesso anno spirò, mentre era ricoverato all’Istituto clinico Humanitas di Milano. I familiari presentarono una denuncia e  il sostituto procuratore Pigozzo aprì un’inchiesta.

LE INDAGINI. Gli accertamenti disposti dal magistrato hanno individuato come causa del dramma una garza dimenticata nell’addome del 74enne durante l’intervento al “Goretti”. Sono stati così indagati, per omicidio colposo, i chirurghi Marco Sacchi, Pietro Di Legge e Luigi Greco, oltre agli infermieri Veronique Delou e Sara Touin. Per i cinque il sostituto Pigozzo ha chiesto il rinvio a giudizio. Il giudice Guido Marcelli, dopo aver rinviato l’udienza per un problema di notifiche, si pronuncerà il prossimo 2 luglio. A difendere gli imputati sono gli avvocati Paolo Censi, Orlando Mariani, Dino Lucchetti, Giorgio Granato e Lorenzo Ciurleo. I familiari della vittima, intanto, sono già stati risarciti dall’Asl.

Ultimo aggiornamento

24 Aprile 2014, 07:21

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