Formia, 18enne senza banco ai test d’ingresso di medicina a La Sapienza

Data:
11 Aprile 2014

www.h24notizie.it Una disavventura che potrebbe comprometterle il futuro formativo e professionale, anche se il ricorso è dietro l’angolo. Quanto accaduto ad una 18enne di Formia è andato in scena martedì scorso in una delle aule della facoltà di Medicina dell’università La Sapienza di Roma.

La giovane aspirante corsista di Medicina, originaria e residente a Formia, si trovava insieme ad altri 47 contendenti, pronta per effettuare il test d’ingresso per la facoltà a numero chiuso. Ma neanche il numero chiuso è bastato a scongiurare la carenza di strutture per il corretto svolgimento della prova. Mentre peraltro all’esterno delle aula era in corso una protesta studentesca proprio contro il numero chiuso di alcuni corsi di laurea oramai attestatosi al 57 percento del totale dell’offerta formativa dell’ateneo capitolino.

Di fatti quando è stato il momento di prendere posto, rigorosamente uno ogni due postazioni, in cinque sono rimasti senza banchi. Dopo le prime lamentele degli esclusi, tre hanno trovato posto accanto ad altri ‘colleghi’. Quindi senza il sistema di alternanza fino ad allora adoperato. Mentre per le restanti due, una ragazza di Acilia e la 18enne formiana, è bastata una sedia senza alcun appoggio per la compilazione della prova.

Va detto che la correzione delle prove, effettuata in maniera meccanica, può essere compromessa da segni di penna per la selezione delle risposte multiple nelle apposite losanghe del foglio, eseguite con imperfezioni, Rischio che aumenta senza avere un banco sotto il foglio. E vista l’alta selettività e competitività della prova anche un minimo errore può costare caro.

E lo sa bene la giovane sventurata pontina che, sentendosi discriminata, è pronta a richiedere l’annullamento della prova con un apposito ricorso al Tar.

Ultimo aggiornamento

11 Aprile 2014, 06:41

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