www.h24notizie.it Che ci si trovi di fronte ad una dimenticanza o piuttosto a una semplice questione di disorganizzazione dei vertici ospedalieri, poco importa. A contare, in certi casi, è solamente il risultato finale. Che, nell’occasione, parla di un pronto soccorso, quello del ‘San Giovanni di Dio’ di Fondi, lasciato per lunghe ore boccheggiante nel pieno dell’estate, senza che nessuno muovesse un dito.

E tutto per il forfait, causa malore notturno, di un infermiere: di una sostituzione con qualcuno degli altri colleghi sparsi in orario compatibile per reparti e servizi del nosocomio, neanche a parlarne.

Così che due persone, il medico di turno e l’infermiere ‘superstite’, per tutta la mattinata di martedì – dalle 7 alle 14 – sono state costrette a sobbarcarsi in totale solitudine una moltitudine di casi, uno dietro l’altro. Con tempi abbondantemente dilatati e tutti i rischi del caso.

Se il personale ha abbozzato, dedicandosi in silenzio allo snervante tour de force e riuscendo comunque a sopperire al meglio all’emergenza numerica, lo stesso non si può dire per gli utenti.

Vista la situazione andatasi a creare, i più prostrati ed inviperiti erano infatti proprio questi ultimi, che non hanno risparmiato le ennesime stoccate polemiche nei confronti dell’Asl: “Possibile che, quando si parla di Fondi, non si riesca a spostare nemmeno per qualche ora un infermiere?”. Quesito che, con toni e modi che si ricalcavano, si sono posti in molti. Peccato che gli unici interlocutori fossero il medico e l’infermiere costretti ai salti mortali.