Fecondazione eterologa, nel Lazio si inizia entro la fine dell’anno

Data:
14 Settembre 2014

www.latina24ore.it Per i centri di Procreazione Medicalmente Assistita del Lazio è finalmente in dirittura d’arrivo, a dieci anni dall’introduzione della Legge 40, l’autorizzazione a svolgere la propria attività. «Entro fine anno, probabilmente, tutte le strutture dovrebbero riuscire a essere in regola con le autorizzazioni». Lo dichiara all’Ansa Corrado Melega, commissario soggetto attuatore per i 42 centri per la Pma del Lazio, regione in cui si sono verificati, nei mesi scorsi, episodi particolarmente critici, come lo scambio di embrioni o il guasto ad un impianto di congelamento.«Ad ottenere l’autorizzazione a procedere con le tecniche di fecondazione – prosegue Melega, uno tra i massimi esperti in questo settore – saranno sia i privati che i sei centri pubblici, alcuni dei quali già hanno ottenuto il via libera, come il Sant’Anna, o sono in dirittura d’arrivo, come l’Ospedale San Filippo Neri e il Pertini». Fino ad ora, infatti, «era stata utilizzata solo una sorta di autocertificazione di conformità, prodotta da parte dei centri stessi, senza riscontri esterni». Caratteristica che faceva del Lazio un’eccezione in Italia, come risulta dal Registro Nazionale di PMA dell’Istituto Superiore di Sanità.

«Negli ultimi mesi il Centro Nazionale Trapianti ha eseguito verifiche in quasi tutte le strutture, trovando anche delle non conformità. In tal caso – conclude – i centri dovranno terminare il periodo di adeguamento prima di ottenere l’autorizzazione. Le verifiche saranno completate dalle ispezioni delle Asl, al termine delle quali l’Assessorato alla Sanità darà il via libera definitivo».

Ultimo aggiornamento

14 Settembre 2014, 07:33

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Powered by Cooperativa EDP La Traccia