European HIV testing week: la prevenzione passa dalla conoscenza. Dal 22 al 29 Novembre la prima settimana europea.

Data:
10 Novembre 2013


9 novembre 2013

Caro Giovanni,

in previsione della settimana di cui all’oggetto e allegato, il professor Mastroianni e i suoi collaboratori avrebbero piacere di informare in anteprima i medici di Medicina Generale sugli eventi in programma.

Vorrebbero inoltre incontrarli per un breve confronto sulla possibilità di introdurre nella pratica assistenziale dei loro ambulatori.


  • la proposta di test HIV nei giovani assistiti
  • la condivisione delle nuove prospettive terapeutiche per i pazienti HCV pos
  • la prescrizione di test per MTS in pazienti con sintomatologia da malattia sessualmente trasmissibile
  • la proposta di test HCV in 50-60enni (baby boomers)
  • lo screening per la nuova epidemia di HIV in uomini che hanno rapporti omosessuali

L’incontro si svolgerà presso il reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Martedì 22 Novembre p.v dalle 13.30 alle 14.30.

Grazie
Luca Le Foche

LE INIZIATIVE DI PREVENZIONE  A LATINA
25 novembre-1 dicembre

Apertura anche pomeridiana Centro di Riferimento Malattie Infettive, Ospedale SM Goretti, Latina* (10-17)

Incontri nelle scuole medie superiori di Latina

Incontro presso l’Università Sapienza polo Pontino

Incontro presso Libreria Feltrinelli (28/11/13, ore 18)

Apertura di DOMENICA in Ospedale* con “Music Live Concert” (1 Dicembre 2013 ore 11-17)

*TEST HIV ANONIMO E GRATUITO con counselling per HIV, epatiti virali, sifilide, clamidia, HPV e metodi protettivi (I primi 120 test potranno effettuare anche il test RAPIDO per HCV).
Con un semplice prelievo di sangue puoi avere tante informazioni!!!!

 
L’obiettivo principale dell’ “European HIV testing week” è quello di sensibilizzare riportando i dati sui benefici derivanti dal test HIV.
L’Acquired Immune Deficiency Syndrome è presente in un terzo dei 2,3 milioni di persone che vivono in Europa.
E bisogna sottolineare come il 50% dei sieropositivi abbia avuto diagnosticata la malattia in maniera tardiva, compromettendo in questa maniera l’immediato accesso al trattamento di guarigione.
Molte persone non sono a conoscenza dei benefici che possono fluire dalla diagnosi precoce.
Secondo una ricerca espandere la possibilità di screening può portare a grandi ed importanti effetti positivi sulla salute pubblica, portando le statistiche della prevenzione di nuove infezioni in crescita, toccando picchi del 20%.
Purtroppo l’aspetto dei costi è quello maggiormente indicizzato e approfondito nella maggior parte delle indagini su questa malattia.
Dalla stima dei ricercatori è emerso che circa 1,23 milioni di persone si infetteranno nei prossimi 20 anni senza nuove strategie nella diagnosi precoce dell’Hiv.
E il 74% dei nuovi infetti saranno individui ad alto rischio.
Numeri che rendono urgente un intervento tempestivo di sensibilizzazione.
L’attenzione per questa prima settimana mondiale di prevenzione e conoscenza dell’HIV è stata introdotta per favorire il dialogo diretto ed immediato tra tutti i partner al fine di incoraggiare le persone a rischio affinché chiedano un test HIV in tempi ottimali.
Gli obiettivi proposti, come è possibile leggere sul sito ufficiale (http://www.hivtestingweek.eu), sono:

• Incoraggiare le persone a rischio di HIV ad ottenere un test
• Incoraggiare gli operatori sanitari ad offrire un test HIV come parte della routine di cura in contesti e condizioni specifiche (in linea con le attuali linee guida europee)
• Sostenere e unire le organizzazioni della comunità al “scale-up HIV testing” e condividere le lezioni apprese da un paese all’altro
• Rendere più responsabili e consapevoli dei benefici socioeconomici delle iniziative riguardanti i test HIV.

In Italia tra il 2006 e il 2011 è aumentata la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività.
Nel 2011 questa proporzione, come dato percentuale, è del 62,9%.
L’incidenza di Aids conclamato e il numero di decessi per anno continuano a diminuire, principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali combinate (introdotte nel nostro Paese nel 1996).

Ultimo aggiornamento

10 Novembre 2013, 07:41

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