Embolia fatale dopo l’intervento, a giudizio un medico dell’ospedale “Fiorini”

Data:
2 Luglio 2014

www.corrieredilatina.it Omicidio colposo. Con quest’accusa il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, ha rinviato a giudizio un medico dell’ospedale “Fiorini” di Fondi, finito sotto accusa per il decesso di una paziente, colpita da embolia dopo un intervento chirurgico d’urgenza.

I FATTI. Una 38enne di nazionalità romena, residente a Fondi, nell’aprile 2012 venne sottoposta a una colecistectomia al “Fiorini”. La donna venne dimessa ma, dopo pochi giorni, la situazione precipitò e la donna tornò in ospedale, vittima di un addome acuto. Il dott. G.C. la operò d’urgenza. Il pericolo sembrava scampato. A causa di un’embolia, però, la donna perse la vita. I familiari della vittima presentarono una denuncia e il sostituto procuratore Gregorio Capasso aprì un’inchiesta.

LE INDAGINI E IL GIUDIZIO. Il consulente medico legale nominato dal sostituto Capasso ha ritenuto che, se la 38enne fosse stata sottoposta a specifici accertamenti prima di essere operata, la situazione sarebbe stata diversa. Il magistrato ha così chiesto il giudizio per G.C. Davanti al giudice Mattioli, il difensore dell’imputato, l’avvocato Corrado De Angelis, ha spiegato che altri accertamenti quando la donna giunse al “Fiorini” non erano possibili, che sarebbe stato necessario trasferirla, ma che non era stato possibile vista l’urgenza con cui la giovane doveva essere operata. Accogliendo la richiesta del pubblico ministero, trattandosi di un caso delicato, il giudice ha ritenuto opportuno un approfondimento dibattimentale e ha rinviato il medico a giudizio. Il processo è fissato per il 18 febbraio prossimo, davanti al giudice Lucia Aielli, e i familiari della vittima già si sono costituiti parte civile.

Ultimo aggiornamento

2 Luglio 2014, 07:33

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