Cup Asl Itri verso la chiusura

Data:
27 Novembre 2014

www.h24notizie.it Prima è scomparso il servizio di pap test. Poi è stata la volta di quello di cardiologia, anche se reso in maniera non fissa. Da giugno sono state soppresse le prestazioni in loco per geriatria e ortopedia. Successivamente i giorni di prelievo del sangue per le analisi sono passati da tre a due. Da lunedi 24 sono state eliminate anche le attività di vaccinazioni per i bambini. E’ rimasto il solo prelievo del sangue, effettuato, due giorni a settimana, da una cooperativa indicata dall’Asl. Dopo di che gli uffici di via don Morosini, dove ha sede il CUP, sono inattivi, per quanto riguarda le prestazioni terapeutiche. Vi funziona solo il servizio prenotazioni visite e la cassa per il pagamento delle stesse.

Immaginabile la rabbia dell’utenza di un comune “che, forse all’ASL non lo sanno – commenta la gente – si avvia a toccare gli undicimila residenti e che d’estate conta 16.000 presenze”. A raccogliere la protesta ormai generalizzata è stato l’ex sindaco Giovanni Agresti il quale, senza comunque partire lancia in resta contro la politica dei “tagli”, individua le responsabilità che hanno portato alla chiusura quasi totale della struttura di via don Morosini. E ne indica, al tempo stesso, la soluzione.

“Nel mandato amministrativo 1981-83 – esordisce Agresti – nacque, per la mia iniziativa di assessore alla sanità, il centro prelievi, operativo tre giorni a settimana. Successivamente si sono aggiunti i servizi di Ortopedia, Geriatria, Cardiologia, Pap Test e la preziosissima equipe per i Servizi Sociali. Una delle conquiste più significative fu l’attivazione del servizio di vaccinazione da zero a 18 anni, con una fascia prevalente da zero a quindici, che ha registrato la fruizione dei suoi benefici da parte di circa mille utenti. Il massimo dell’operatività – ribadisce l’ex sindaco – coincise con il duplice mandato amministrativo che ci vide alla guida della cittadina quando presso il Cup operavano addirittura tre infermieri e due medici in pianta stabile.

Da parte del comune, venimmo incontro alle doverose esigenze della struttura, realizzando lavori strutturali per la sicurezza dell’utenza, tra cui l’accesso con scivolo “abbattibarriere”, e la concessione di un dipendente comunale che, per due giorni a settimana, vi prestava servizio, a spese del comune, allorchè andò in pensione l’impiegata amministrativa dell’allora CUP e l’Asl sosteneva di non avere fondi per sostituirla. Tutto questo ha comportato vantaggi indiscutibili per l’utenza, evitando soprattutto a bambini e anziani di essere condotti a Formia, dove i problemi legati alla mancanza di parcheggi erano noti a tutti.

Oggi, è dato sapere che per la mancata realizzazione, da parte del comune, di un bagno per disabili e di una più che necessaria via di fuga, è stato soppresso il servizio vaccinazioni, prestazione di importante prevenzione. Anche per applicare lo spirito delle indicazioni contenute nei piani triennali aziendali che raccomandano il potenziamento delle strutture sul territorio onde evitare l’ingrossamento delle liste di attesa e, alla luce del fatto che, dopo i centri con presidi ospedalieri, Itri è il comune demograficamente più titolato a vedere operativo un CUP, noi ribadiamo che sia urgente e indispensabile riprendere il filo della collaborazione e del confronto con le istituzioni sanitarie del territorio per ripristinare quei servizi utili e indifferibili per la popolazione di Itri e, in special modo, quelli destinati ad anziani, bambini e categorie più deboli.

Auspico, a tal fine, che l’amministrazione comunale si faccia interprete delle preoccupazioni e delle istanze della collettività, adoperandosi adeguatamente”.

Ultimo aggiornamento

27 Novembre 2014, 07:39

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