Concorso scuole di specialità, i giovani medici chiedono prove su macrosedi e più vigilanza (da DoctorNews33 del 23 marzo 2017)

Data:
23 Marzo 2017

Il Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi (Cnas) col supporto dell’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) ha lanciato un tweetmob finalizzato a richiedereuna semplificazione organizzativa, nonché delle modifiche urgenti, delle modalità di selezione per l’accesso alle Scuole di Specializzazione in Medicina. Gli hashtag #SSM17 #ConcorsoNazionale2017 sono risultati in testa ai “trend topic” in politica per diverse ore. L’iniziativa – si legge nella nota diramata – fa seguito all’incontro intercorso il 9 febbraio 2017 tra una delegazione del Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi (Cnas), dell’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) e dell’Associazione Italiana Medici (Aim) col Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, Valeria Fedeli. Le richieste avanzate dai giovani camici bianchi aspiranti specializzandi spaziano su diversi fronti: si richiede, per esempio, l’organizzazione delle prove su macrosedi o, al massimo, su sedi regionali, al fine di garantire standard omogenei sul territorio nazionale, nonché adeguati sistemi di vigilanza e controllo del corretto svolgimento delle selezioni. Poi la semplificazione e riduzione dell’impatto del curriculum vitae sulla graduatoria di merito; nonché la formulazione di quesiti finalizzati a esplorare le capacità di ragionamento clinico, diagnostico e terapeutico e preventivo. Ma anche la pubblicazione di un programma di studio. «Abbiamo molto apprezzato le attenzioni rivolte dal Ministro Fedeli in occasione dell’incontro dello scorso 9 febbraio 2017 – spiegano gli aspiranti specializzandi del Cnas – tuttavia, esprimiamo forte preoccupazione poiché, al fine di ottenere quanto richiesto, sarebbe necessario modificare il Regolamento che disciplina le modalità di accesso alle scuole di specializzazione e temiamo che il tempo sia davvero esiguo». Secondo i giovani medici, il nuovo concorso «ha evidenziato delle criticità non più sostenibili e l’esperienza maturata negli ultimi tre anni supporta l’esigenza diffusa di intervenire sulle attuali modalità di strutturazione ed organizzazione delle prove di selezione. L’impianto su base nazionale resta un valore da preservare ma è necessario investire ed innovare». A rafforzare le richieste del Cnas, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (Cnsu), organo di rappresentanza nazionale degli studenti universitari, ha recentemente approvato all’unanimità una mozione, presentata dalla rappresentante degli specializzandi eletta dall’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm), finalizzata a richiedere tempestivi provvedimenti volti al miglioramento dell’impianto del Concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica.

Ultimo aggiornamento

23 Marzo 2017, 08:22

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