Comunicati stampa dell’Ordine (7, 8 e 14 novembre): centro medico abusivo nel comune di Aprilia

Data:
19 Dicembre 2007

Comunicato del 14 novembre 2002
Comunicato stampa congiunto con la Lega Italiana contro i tumori – Sezione provinciale di Latina

La consapevolezza sulle tematiche del dolore e delle cure palliative stimolò l’Ordine dei Medici e la Lega contro i Tumori a organizzare una manifestazione nazionale che ponesse in evidenza la necessità di giungere alla sottoscrizione di un patto di solidarietà sia tra colore che direttamente offrono la loro specifica professionalità che le istituzioni e le associazioni serie di volontariato per le altre implicazioni socio sanitarie.

Il patto di solidarietà è, infatti, finalizzato soprattutto a colmare il vuoto assistenziale, coperto purtroppo a volte da ciarlatani di varia estrazione, che si verifica allorquando le cure specifiche, che sono spesso lunghe, spesso drastiche e di pesanti effetti collaterali, non possono più dare adeguata risposta alla malattia tumorale.

Parliamo della qualità della vita del malato anche nella fase critica e della necessità di una assistenza adeguata sia a domicilio che attraverso quelle strutture denominate hospice e deputate ad offrire assistenza specifica e anche di formazioni per gli operatori. Inoltre, assicurare cure cosiddette palliative a domicilio,inesistenti nel nostro territorio se non attraverso la presenza del volontariato, che oggi sono ben definite e per diffondere le quali stiamo organizzando corsi di aggiornamento, il prossimo dei quali si svolgerà presso la sede l’Ordine dei Medici sabato 23 novembre.

E, infine, la lotta contro il dolore. Non ci stanchiamo mai di ricordare ai medici che lenire il dolore, oltre che rappresentare un preciso dovere deontologico, può oggi essere combattuto con mezzi efficaci e la recente legge prevede una più facile prescrizione.
Auspichiamo che anche nel Lazio, fanalino di coda su tale aspetto, sia finalmente distribuito il nuovo ricettario per i farmaci antidolorifici. Tutto ciò si potrà realizzare se vi sarà una sinergia e convergenza di forze tra tutte le istituzioni, soprattutto la USL di Latina la quale riveste una importanza fondamentale nel potenziamento di tale assistenza.

Rinnoviamo la richiesta, più volte, avanzata, di incontrarci insieme ai farmacisti e agli infermieri con i Dirigenti della USL per affrontare questi temi così scottanti che anche la trasmissione andata in onda ieri Mi manda la Rai di Marrazzo ha drammaticamente evidenziato.

 


Comunicato dell’8 novembre 2002
In relazione alla vicenda del centro medico completamente abusivo individuato nel comune di Aprilia, l’Ordine dei Medici di Latina ha deciso, nel caso di un rinvio a giudizio dei responsabili per attività sanitarie illecite, di costituirsi parte civile a fianco dei cittadini che si sentiranno lesi per aver subito atti medici da parte di persone non aventi diritto all’esercizio professionale. A tal fine, i cittadini interessati potranno utilmente prendere contatto con l’Ordine stesso tramite numero verde 800 90 17 15 al quale risponderà personalmente il Presidente dell’Ordine.

 


Comunicato del 7 novembre 2002
La scoperta di un centro medico completamente abusivo nel comune di Aprilia , che segue ad analoghi episodi verificatisi nello stesso territorio, conferma l’attualità dell’allarme lanciato da tempo dall’Ordine dei Medici per la lotta contro i maghi e i ciarlatani e la sua campagna rivolta a ricevere collaborazione da parte dei cittadini e della classe medica. La battaglia può essere vinta solo grazie alla loro collaborazione e a quella di tutte le altre istituzioni.

L’Ordine ringrazia la U.S.L. e le forze di polizia per il successo ottenuto e incita a mantenere alto il livello di guardia. A tale proposito, occorrerà approfondire per quale motivo, nel recente caso, una ordinanza di chiusura del centro in questione non abbia ottenuto alcun esito dopo oltre un anno dalla sua emissione.

L’Ordine ha già inviato una nota ai Medici operanti nel comune di Aprilia per ringraziarli della collaborazione già offerta e per incitarli, soprattutto i medici di famiglia che più di altri conoscono il territorio e i fenomeni che vi avvengono, a non abbassare il livello di guardia.

 

Ultimo aggiornamento

19 Dicembre 2007, 12:57

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