Avis, raccolta fondi per la sopravvivenza

Data:
13 Giugno 2014

www.minturnet.it Duecentosessanta donatori iscritti, 491 sacche di sangue raccolte nel 2013. Un patrimonio che rischia di essere perduto con le nuove normative europee. Già perché dal prossimo anno, tutte le Avis diventeranno semplici associazioni per la promozione delle donazioni di sangue e non potranno più fare prelievi. Ed è per questo che l’Avis Comunale di Minturno si è lanciata in una sfida molto ambiziosa: costituire un’Unità di Raccolta (Udr) per il sud pontino. La sezione di Minturno sarà coordinatrice di tutte le altre realtà del comprensorio nonché sede principale. Sabato scorso ha organizzato un’assemblea pubblica per spiegare di cosa si tratta e come contribuire. Già perché l’intera operazione ha un costo e pure salato: circa 100mila euro. Il punto sarà realizzato presso l’ex ospedale di Minturno, nel vecchio reparto di cardiologia che necessita di lavori di ristrutturazione. Le autorizzazioni per l’utilizzo dei locali sono state già concesse dall’Asl e il progetto architettonico predisposto da tecnici qualificati. I costi per questi lavori però sono a completo carico dell’associazione. Questo perché l’Ue chiede requisiti minimi: una struttura di almeno 80 metri quadri, con due bagni, una sala prelievo, una sala per il colloquio con il medico, una sala accettazione. Insomma, non basta più il camper in giro per il territorio. È stata richiesta anche una riunione con tutti i sindaci del comprensorio per coinvolgerli in questo progetto. “E’ una sfida per il futuro del nostro territorio, già penalizzato da depauperamenti di servizi vari”, spiega il presidente dell’Avis di Minturno, Clemente Conte. “Il Centro trasfusionale di Formia, nonostante i proclami, probabilmente chiuderà e 61 persone dovranno recarsi a Fondi. Non si avrà più a disposizione una emoteca, che nei periodi critici come la stagione estiva, diventa una vera e propria emergenza. La nostra idea – conclude Conte – è quella di coinvolgere anche le altre Avis del territorio, far accreditare quelle di Formia, Castelforte e Santi Cosma e Damiano per dare la possibilità agli abitanti di tutto il sud pontino di avere un punto di riferimento”.

Ultimo aggiornamento

13 Giugno 2014, 07:18

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