RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO UN COMUNICATO DELLA FEDERSPEV DI LATINA SULLE PENSIONI (7 ottobre 2018)

Data:
7 Ottobre 2018

7 ottobre 2018

Caro Presidente,

a nome della Federspev, ti chiedo cortesemente di inserire nelle “Notizie della settimana” i documenti che accludo, per portare a conoscenza dei colleghi pensionati il nostro interessamento per i rischi che minacciano la categoria.

Cordiali saluti.

Modestino De Marinis

FEDERAZIONE  SANITARI PENSIONATI E VEDOVE

SEZIONE PROVINCIALE DI LATINA

Federspev.latina@gmail.com tel.3471799176

Presidente:Dott.De Marinis Consiglio:Dott.Catalano,Dott.Perna,Dott.Don,Dott.Caprio,

Revisori:Presidente D.ssa Russo,D.ssa Delfino,D.ssa Interdonato Sig.ra Chiota,

Revisore Onorario Dott.Carradori

Mozione

Il Consiglio Provinciale della Federspev di Latina, riunito il 3 ottobre 2018, dopo aver discusso il problema della difesa delle pensioni, ha deciso:

  1. Di condividere l’analisi del Presidente nazionale Michele Poerio nell’articolo “Come continua l’accanimento contro le pensioni medio-alte”;
  2. Di impegnare la Federspev nazionale a mettere in atto tutte le iniziative utili a scongiurare  decisioni inique, arbitrarie e anticostituzionali;
  3. Di presentare, tra le iniziative, le ragioni dei medici, farmacisti e veterinari pensionati nelle sedi decisionali e in quelle istituzionali, in particolare le sedi deputate alla difesa della Costituzione, la Presidenza della Repubblica e la Corte Costituzionale;
  4. Di intervenire a livello provinciale e regionale informando i soci e tutti i colleghi pensionati invitandoli al massimo impegno per sostenere la difesa dei nostri sacrosanti diritti.

Si condivide pienamente la mozione su esposta del Consiglio Provinciale di Latina .

Il Presidente della Sezione di Frosinone dott. Pietro Garofali .

PENSIONI BISTRATTATE

a cura di Marco Perelli Ercolini – presidente Unpit

Ricordiamo che le pensioni sono un diritto acquisito a seguito di fior di versamenti contributivi a valore corrente durante tutta la vita lavorativa, sono una retribuzione differita basata su un legittimo affidamento contrattuale; se si incrina tale principio viene meno, e sarebbe grave, la fiducia nelle istituzioni.

Con questo non è che i pensionati che per tutta la vita hanno lavorato e pagato fior di tasse e contributi, si sottraggono ad una eventuale richiesta economica per esigenze del Paese, ma nel concetto universalistico della solidarietà chiedono che tutti concorrano secondo le proprie disponibilità.

Per inciso sono sdegnati di essere tacciati come ladri e come parassiti.

Sono d’oro le loro pensioni di 4-5 mila euro al mese, ma certe retribuzione di 20 e più mila euro, 4-5 volte di più di queste pensioni, come sono? Altro che d’oro … retribuzioni inoltre per lo più defiscalizzate e questo non è un previlegio? Visto che tanto si sparla sulle pensioni, sui privilegi delle pensioni.

Ricordiamo che i bilanci delle vere pensioni, secondo i calcoli del prof. Alberto Brambilla, sono in equilibrio, i buchi derivano dalla pensioni sociali, doverose in uno Stato civile, ma che dovrebbero trovare il sostentamento dalla fiscalità generale, come del resto previsto dalla legge, peraltro sempre ignorata.

Dunque basta, basta al gabellamento sulle pensioni.

I pensionati vogliamo il rispetto dei loro diritti: le loro pensioni non sono un privilegio, una regalia dello Stato, ma derivano, invece, dai sacrifici di una intera vita di lavoro.

Ultimo aggiornamento

8 Ottobre 2018, 10:23

Commenti

Alberto Righi

Condivido; mi associo ad ogni iniziativa in difesa delle nostre pensioni.

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