12 luglio 2006 – COMUNICATO STAMPA DELLA FIMMG SUL PROBLEMA DEL CODICE FISCALE NELLE RICETTE NON RIPETIBILI

Data:
19 Dicembre 2007

“Ancora un decreto penalizzante per la medicina generale e inutile per i cittadini. Ci piacerebbe sapere chi ha partorito una idea così geniale”.
È la sarcastica affermazione di Mario Falconi, segretario generale nazionale della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia) di fronte all’obbligo di indicare il codice fiscale della persona nella ricetta non ripetibile e alle gravi sanzioni correlate, previsto dalla legge 219 del 24 Aprile 2006, entrata in vigore dal 6 luglio (pubblicata in GU 142 del 21 giugno).
“La ricetta non ripetibile, non a carico del Ssn, è una prescrizione di farmaci con costo a carico del cittadino. Non si comprende quale senso abbia l’indicazione del CF. Se si volesse identificare con certezza il destinatario basterebbe richiedergli un documento di identità all’atto del ritiro del farmaco. Il cittadino è ben conosciuto dal medico, o ci sono altri motivi che non ci è dato conoscere?”.
Mario Falconi si oppone, dunque, al nuovo ed ulteriore attacco burocratico alla medicina di famiglia. “Se il problema è non grave per le prescrizioni informatizzate, saranno penalizzati in particolare i medici in attività domiciliare e tutti i cittadini (in special modo gli anziani) che non hanno con sé il codice fiscale o la tessera sanitaria all’atto della prescrizione.
“Non escludo – prosegue Falconi – stante la grave situazione generale dei medici di famiglia, azioni di protesta forte, anche fino alla disobbedienza, se dal Governo non arriveranno segnali di disponibilità a chiarire, nell’interesse dei cittadini e nel rispetto del lavoro dei medici di famiglia, quali siano gli ambiti di applicazione della norma e una sua appropriata lettura”.
“Certamente – conclude Falconi – siamo disponibili a tutelare i diritti dei cittadini, in particolare quelli fiscali e sui dati sensibili, ma non a sopportare imposizioni indiscriminate e assolutamente vessatorie risultato del connubio, come spesso accade, di una burocrazia degenerata e una politica distratta”.

Ultimo aggiornamento

19 Dicembre 2007, 11:22

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