Screening mammografico, linee guida applicate in maniera arbitraria (da DoctorNews33 del 12 aprile 2017)

Data:
12 Aprile 2017

I medici di famiglia e i ginecologi raccomandano ampiamente lo screening mammografico in prevalenza annuale alle donne dai 40 anni in su, ma le società e le organizzazioni professionali non hanno trovato finora un accordo su quando sarebbe meglio iniziare e interrompere lo screening, così come sull’intervallo ottimale di esecuzione, secondo una lettera ricerca pubblicata su JAMA Internal Medicine da Archana Radhakrishnan, della Division of General Internal Medicine alla Johns Hopkins University di Baltimora, e colleghi. In effetti, l’American Cancer Society (Acs) nel 2015 ha rivisto le sue linee guida spingendo verso decisioni personalizzate di screening per le donne da 40 a 44 anni, screening annuale a partire da 45 anni, e screening biennale dopo i 55 anni, mentre la Preventive Services Task Force (Uspstf) nel 2016 ha confermato la propria raccomandazione per decisioni di screening personalizzate per le donne da 40 a 49 anni e mammografia biennale per le donne da 50 a 74 anni, e ancora l’American Congress of Obstetricians and Gynecologists (Acog) raccomanda mammografie annuali per le donne con più di 40 anni.

Gli autori del documento hanno preso in considerazione le raccomandazioni dei medici per screening del cancro al seno in un campione nazionale composto per la maggior parte da medici di medicina generale o di base seguiti da specialisti in medicina interna e da ginecologi. I risultati hanno mostrato che l’81% dei medici ha raccomandato lo screening di preferenza annuale per le donne da 40 a 44 anni, l’88% per le donne da 45 a 49 e il 67% per le donne di 75 anni o più, e che i ginecologi hanno raccomandato più facilmente lo screening in tutte le età rispetto ai colleghi con diversa specializzazione. Inoltre, i ricercatori riferiscono che il 26% dei medici preferisce fidarsi delle linee guida dell’Acog; il 23,8% delle linee guida l’Acs e il 22,9% di quelle dell’Uspstf, e concludono: «I risultati forniscono un punto di riferimento importante in quanto le linee guida continuano a evolversi e sottolineano la necessità di delineare le barriere e facilitatori per implementare le linee guida nella pratica clinica».

Jama Internal Medicine 2017. doi:10.1001/jamainternmed.2017.0453 http://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/10.1001/jamainternmed.2017.0453

Ultimo aggiornamento

12 Aprile 2017, 13:11

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