Sanità, ospedale di Formia: appello sindaco Bartolomeo a Regione

Data:
31 Gennaio 2014

Risposte chiare e concrete. Questo quello che  l’amministrazione di Formia chiede alla Regione Lazio in tema  di sanità e in riferimento in particolare al sud pontino.

Il prossimo passo quindi? Un ordine del giorno che impegni la  Regione a prendere una posizione chiara: si faccia il nuovo  policlinico del Golfo o si ristrutturi il Dono Svizzero, potenziandolo con  l’acquisizione dell’ex pastificio Paone. “Non saranno ammessi ulteriori “faremo”, perché di mezzo c’è la salute dei cittadini e la qualità di un’offerta  sanitaria ridotta ai minimi storici dai tagli degli ultimi anni” commentano dal  Comune.

Nel corso del Consiglio Comunale di martedì il sindaco e la maggioranza lo  hanno detto a chiare lettere: l’opzione pastificio non esclude la  realizzazione del Policlinico. “Ma, ammesso che i soldi ci siano (e,  allo stato, probabilmente non ci sono), il nuovo ospedale non vedrebbe la luce  prima di quindici-vent’anni. E nel frattempo, ‘Formia non può morire’”.

Di questo si discuterà in commissione Sanità nei prossimi giorni dove  verrà preparato l’ordine del giorno che sarà poi riportato in Consiglio  per l’approvazione definitiva. “Sono stato io a buttare il sasso nello stagno – ha dichiarato il sindaco Sandro Bartolomeo nel corso del suo intervento -. Credo non si possa più attendere che qualcuno da Roma ci dica cosa  fare. Siamo troppo piccoli rispetto alla realtà degli ospedali romani.  Se pensiamo che Regione e Asl vengano a risolverci il problema, aspetteremo  questa consiliatura e le prossime senza che niente sia mutato. Regione e Asl  devono darci delle risposte – prosegue il primo cittadino -. La conferenza dei  sindaci non è stata mai riunita. Questo la dice lunga sul peso che è stato dato  ai territori. La vicenda del pastificio Paone è entrata nella discussione quando  la proprietà mi ha segnalato l’impossibilità di andare avanti coi suoi progetti  di riconversione (centro commerciale e uffici). Sappiamo tutti come sono andate  le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’immobile. Nel momento in cui la  prospettiva si è aperta, era mio dovere informare il Consiglio e i cittadini nel  modo più trasparente possibile.

La proposta di potenziare il Dono Svizzero con l’acquisizione dell’ex  pastificio è nata quindi da un’occasione che oggi possiamo decidere di  cogliere oppure no. Se Zingaretti vuole costruire il policlinico, bene, anzi  benissimo. Ma ci dica tempi e modi. Il bilancio della Regione nel frattempo è stato approvato e non c’è alcuna posta per la copertura finanziaria dell’opera. Il pastificio è un’occasione – conclude  Bartolomeo –: vogliamo aspettare che il locale finisca in vendita per  poi trovarci l’ennesimo centro commerciale?”.

Ultimo aggiornamento

31 Gennaio 2014, 07:03

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