Regione Lazio – Nota Prot. 405928 del 14 luglio 2014

Chiarimenti in merito agli Studi Medici Professionali

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Superamento delle barriere architettoniche

Si conferma, in proposito, quanto già espresso dalla Regione Lazio con la circolare prot. n.111940/45/09 del 25/09/2009 in materia di superamento delle barriere architettoniche e, in particolare, che “gli studi odontoiatrici, che non svolgano tale attività (ovvero attività odontoiatrica a favore dei soggetti diversamente abili) potranno dichiararlo con apposita autocertificazione da allegare alla documentazione di cui all’art.8, R.R. 2/ 2007 con i conseguenti effetti sul piano dei requisiti richiesti.

E’ del tutto evidente che in tale ambito dovranno essere ricompresi, oltre agli studi odontoiatrici, singoli o associati, anche tutti gli altri studi medici di cui all’art, 4, comma 2, della L.R. n. 4/2003,

Pertanto, fermo restando l’esclusiva competenza comunale in materia, la predetta dichiarazione costituisce presupposto inderogabile per sottrarre gli studi medici-odontoiatrici dal campo di applicazione della legge n. 13/89 assimilandoli, sotto questo profilo, agli studi sedi di esercizio delle altre professioni intellettuali protette (avvocato, ingegneri, architetti).

Si ritiene, infatti, che il comportamento che la Pubblica Amministrazione deve tenere nei confronti degli studi medici-odontoiatrici non possa assumere caratteristiche difformi o equivoche rispetto a quanto avviene invece in sede di valutazione del rispetto della normativa sul superamento delle barriere architettoniche per il complesso degli studi professionali soprattutto se si tiene conto del fatto che lo studio medico-odontoiatrico, singolo o associato, è struttura “tecnicamente” non aperta al pubblico nella quale il titolare, per lo svolgimento della propria attività, assume discrezionalmente ogni decisione in ordine agli orari ed ai giorni di apertura ivi compresa la possibilità di esercitare una selezione sulla propria clientela.

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