Omeopatia, libro di Garattini la boccia senza appello. Per gli omeopati testo pieno di falsità (da DoctorNews33 del 6 ottobre 2015)

Data:
7 Ottobre 2015

«Acqua fresca? Tutto quello che bisogna sapere sull’omeopatia»: dice tutto fin dal titolo il nuovo libro curato da Silvio Garattini, che si avvale di altri ricercatori dell’Irccs Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e affronta da diversi punti di vista la controversa pratica di medicina alternativa, giungendo però a una bocciatura senza possibilità di appello.

Dell’omeopatia vengono esaminati i fondamenti teorici e il suo escursus storico, che l’ha portata a una grandissima diffusione senza che vi siano, secondo gli autori, ragioni scientifiche che ne dimostrino la validità. L’ultima stroncatura, citata nel testo è quella giunta quest’anno da dal National Health and Medical Research Council australiano, che aveva dichiarato: «Nessun studio di buona qualità, ben disegnato e con un buon numero di partecipanti sufficienti per un risultato significativo, ha dimostrato che l’omeopatia determini miglioramenti di salute superiori rispetto al placebo, né pari a quelli causati da un altro trattamento». Nelle conclusioni, Garattini denuncia la responsabilità delle istituzioni scientifiche e politiche che talvolta ancora legittimano terapie che non hanno nessuna base scientifica.

Di tutt’altro avviso è la presidentessa della Società italiana di omeopatia e medicina integrata (Siomi)SimonettaBernardini: «Siamo di fronte a un testo pieno di falsità o di verità dette a metà; in particolare viene ignorata l’esistenza dei medicinali omeopatici molecolari che sono il 70% di quelli venduti nel mondo… e laddove ci sono molecole c’è anche una spiegazione chimica del meccanismo d’azione».

Bernardini lamenta che non venga fatto cenno alle ricerche, condotte in particolare dal suo gruppo di lavoro all’Università di Firenze, «che dimostrano in maniera incontrovertibile una azione sui geni cellulari prodotta dai medicinali omeopatici molecolari vale a dire fino alla diluizione di 12 Ch; il nostro lavoro sull’azione del rame in diluizione omeopatica sui geni cellulare è stato pubblicato su una rivista scientifica di tipo convenzionale ma nel testo non ne viene data notizia».

Renato Torlaschi

Ultimo aggiornamento

7 Ottobre 2015, 08:31

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