Nuove competenze professionali, Fnomceo: «Una legge da brividi». La lettera di Amedeo Bianco ai presidenti Fnomceo (da “Il Sole 24 Ore Sanità” del 28 gennaio 2015)

Data:
28 Gennaio 2015

«Un vero e proprio strappo di metodo e di merito al Patto della Salute 2014-2016», così il Comitato Centrale della Fnomceo, per voce del suo presidente Amedeo Bianco, in una Lettera inviata a tutti i presidenti d’Ordine e Cao, definisce il “Comma 566” della Legge di Stabilità – riguardante la ripartizione delle competenze professionali.
Ma perché si parla di “strappo” del Patto della Salute (in particolare per l’articolo 22)? «Lo strappo sul metodo è facilmente intuibile – spiega la Lettera -: quei contenuti dovevano essere oggetto di un disegno di legge delega al termine di una concertazione con le parti interessate”, e non di “un comma dichiarato inemendabile dal Governo» dato che la Legge di Stabilità è stata, come è noto, approvata con un voto di fiducia.
«Per quanto riguarda il merito – continua la Lettera -, l’unico elemento nuovo rispetto all’ordinamento previgente è contenuto nell’incipit del comma 566 e cioè: “Ferme restando le competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia, …”. Insomma, la vera “novità” del comma 566 è l’assunzione a rango ordinamentale di un nuovo paradigma nel governo delle competenze secondo cui, al momento, per i medici chirurghi, solo gli atti complessi e specialistici restano esclusivi».

Una legge «da brividi». Con quali conseguenze? Secondo la Fnomceo, «con un manufatto legislativo da brividi, stante l’evidente discrepanza tra la portata del fine (limitare le competenze esclusive del medico) e la assoluta indefinitezza dell’oggetto da limitare (gli atti complessi e specialistici), si legittimano in realtà le più svariate scomposizioni delle competenze del medico che costituiranno fonti inesauribili per variegati mansionari professionali low cost su cui fondare innovazioni delle organizzazioni e delle relazioni professionali».
In conclusione, a giudizio del Comitato Centrale, «questa pasticciata norma consegna in tante manine, e ad altrettante esigenze del decisore di turno, un pilastro ordinamentale: le competenze del medico certificate dallo Stato, con riflessi imprevedibili sulla determinazione dei fabbisogni, sui contenuti formativi, sull’articolazione delle funzioni e compiti nelle organizzazioni pubbliche e private, sul mercato del lavoro medico e sanitario già devastato da vasti e trasversali fenomeni di sottoccupazione e disoccupazione. E non è tutto: “tale “liquidità” delle competenze e delle connesse responsabilità determinerà ulteriori incertezze nel nostro sistema civile e penale relativo alla responsabilità professionale».
Ma la questione specifica del “Comma 566” non è che il sintomo di «un’allarmante consunzione dell’architrave ordinamentale del nostro Ssn, un fenomeno complesso e difficile da percepire in tutta la sua portata erosiva, del diritto unico e indivisibile alla tutela della salute».
Per questo, la Fnomceo non ci sta: «Il Comitato Centrale ha ritenuto di declinare l’invito a partecipare alla cosiddetta “Cabina di Regia”, istituita allo scopo di monitorare i processi attuativi del Patto della Salute, pur apprezzandone lo spirito che lo anima e le potenzialità che esprime».

Ultimo aggiornamento

28 Gennaio 2015, 08:22

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