Negli Usa l’incidenza del morbillo si mantiene bassa, ma copertura vaccinale non deve calare (da DoctorNews33 del 5 ottobre 2017)

Data:
5 Ottobre 2017

Uno studio pubblicato su Jama mostra che l’incidenza globale annuale del morbillo negli Stati Uniti è rimasta estremamente bassa dal 2001 al 2015, con meno di 1 caso per milione di abitanti rispetto all’incidenza nel resto del mondo, stimata a 40 casi per milione di abitanti. Sono stati osservati aumenti relativi durante il periodo osservato e i risultati suggeriscono che il mancato rispetto del vaccino possa essere il principale imputato della trasmissione della malattia. «Proprio grazie al vaccino esteso in tutta la nazione, il morbillo endemico è stato eliminato negli Stati Uniti nel 2000. Tuttavia, alcuni focolai continuano a verificarsi, in particolare a causa dell’importazione di casi da paesi endemici» spiega Nakia Clemmons, del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) di Atlanta, primo nome dello studio. Utilizzando i dati dei Cdc statunitensi, i ricercatori hanno esaminato l’incidenza e la tendenza del morbillo tra i residenti degli Stati Uniti dal 2001 al 2015, anni in cui sono stati riportati 1.789 casi di malattia, con età media dei pazienti di 15 anni.

Il 69,5% di questi casi era non vaccinato e il 17,7% aveva uno stato di vaccinazione sconosciuto; tra le sole persone colpite al di sopra dei 30 anni, invece, ben il 48,1% aveva uno stato di vaccinazione sconosciuto. L’incidenza per milione di abitanti è stata più elevata nei bambini dai 6 agli 11 mesi e in quelli dai 12 ai 15 mesi; il tasso di morbillo diminuiva con l’età a partire dai 16 mesi. L’incidenza per milione di abitanti è cresciuta nel tempo – da 0,28 nel 2001 a 0,56 nel 2015 – e la percentuale di casi importati e di persone definite come vaccinate ma ammalate, pur variando nel tempo, ha mostrato una tendenza decrescente. «La diminuzione dell’incidenza con l’età, l’elevata percentuale di casi in persone non vaccinate e la diminuzione della proporzione dei casi in pazienti ritenuti vaccinati nonostante gli aumenti generali del tasso di malattia suggeriscono che la principale responsabile della trasmissione del morbillo possa essere la mancata vaccinazione, piuttosto che il fallimento delle prestazioni del vaccino, e questi risultati sottolineano l’importanza di mantenere un’elevata copertura vaccinale» concludono gli autori.

Jama 2017. doi:10.1001/jama.2017.9984 http://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/10.1001/jama.2017.9984

Ultimo aggiornamento

5 Ottobre 2017, 09:02

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