Malasanità o pazienti avvoltoi? Guerra di spot tra medici e avvocati

Data:
15 Febbraio 2014

www.latina24ore.it A fare la prima mossa sono stati gli avvocati, con lo spot televisivo di “Obiettivo Risarcimento” che da mesi invita i pazienti che si sentono vittime di presunti casi di malasanità a far valere i propri diritti in tribunali. Ieri è arrivata la controffensiva del Collegio italiano chirurghi, che con un video diffuso per ora su Youtube ricorda la presenza costante dei medici al fianco di chi ha bisogno di assistenza e sottolinea come «il nostro lavoro richiede decisioni difficili, a volte con esiti non prevedibili». E ora il botta e risposta tra avvocati e camici bianchi continua con un altro video, firmato dall’Amami (Associazione per i medici accusati malpractice ingiustamente), dal titolo eloquente “Medici, pazienti e avvoltoi”.

«Uno spot provocatorio contro gli avvoltoi della malasanità», che sarà lanciato il 24 febbraio a Roma (ore 11, Palazzo Venezia). In occasione di un convegno che si è svolto a Sperlonga lo scorso 8 febbraio, dedicato ai rapporti tra medici e avvocati nella giustizia italiana – informa oggi l’Ordine dei medici di Latina – il presidente dell’Amami, Maurizio Maggiorotti, è intervenuto esponendo i primi 12 anni di attività dell’Associazione e ha fatto proiettare in anteprima lo spot prodotto dall’Amami per valorizzare la figura del medico quale principale interessato alla difesa della salute dei cittadini.

«Alcuni presenti – sottolinea l’Ordine che lancerà il nuovo spot sul proprio sito Internet – hanno inteso lo spot quale risposta a quello lanciato su tutte le reti televisive da ‘Obiettivo Risarcimentò, ma il presidente Amami ha escluso ogni riferimento al noto spot o ad altri in particolare che girano sul web o sui media». L’obiettivo dell’iniziativa, condivisa da 25 società scientifiche, «non è neanche incolpare genericamente gli avvocati italiani dell’enorme aumento del contenzioso che si è registrato negli ultimi anni in campo sanitario. È indubbio però – ha affermato Maggiorotti – che il 99% dei medici indagati è risultato innocente, a conferma che con eccessiva frequenza si denunciano medici innocenti, e troppo spesso il paziente ricorre impropriamente alla giustizia».

Ultimo aggiornamento

15 Febbraio 2014, 07:08

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