www.latina.ogginotizie.it La Asl di Latina, nel 2013, ha risparmiato 836mila euro per la spesa sanitaria. Lo ha fatto secondo i parametri imposti dalla legge sulla spending review: attraverso la rinegoziazione dei contratti relativi alla fornitura di beni e servizi, con un risparmio del 5% per tutta la nuova durata contrattuale. Secondo i dati forniti dalla Regione, la Asl di Latina è però il fanalino di coda nel Lazio, dove in totale sono rimasti nelle casse dell’ente 57 milioni di euro grazie alla rinegoziazione dei contratti di pulizia, mensa e lavanderia, ma anche di quelli per la manutenzione delle apparecchiature sanitarie, per i canoni di noleggio, per la riparazione degli automezzi, per la manutenzione dei sistemi informatici, per le consulenze, per i canoni leasing, per il lavoro interinale e per lo smaltimento dei rifiuti sanitari. Il presidente Nicola Zingaretti ha commentato: “E’ solo l’inizio di un percorso lungo e virtuoso, che vede come obiettivo finale quello di mutare completamente il volto della sanità laziale”. Meno di Latina hanno risparmiato soltanto l’Ares 118, che però è un’azienda speciale per l’emergenza sanitaria, e l’ospedale Spallanzani, con tagli ai costi per 442mila euro. Il maggiore risparmio è arrivato dall’Umberto I, con 8 milioni di euro.