ISDE LATINA – COMUNICATO STAMPA ISDE LT – CONTRO CENTRALE BIOMETANO

Data:
17 Gennaio 2018

16 gennaio 2018

                   LETTERA  APERTA  ALLE  ISTITUZIONI

                         PROVINCIA E SINDACO DI LATINA

                                           ASL E ARPA DI LATINA

L’ ISDE Latina Associazione Italiana Medici per l’Ambiente, Sezione di Latina finalizza la sua  attività volontaria di salvaguardia ambientale alla salute di tutti cittadini in collaborazione con le Istituzioni locali e provinciali interessate.

Per questo motivo la nostra Isde mette a conoscenza di un nuovo pericolo per la salute di decine di migliaia di persone, in quanto è stata  approvata la costruzione e l’esercizio di un impianto di digestione anaerobica di rifiuti urbani, provenienti da raccolta differenziata denominata F.O.R.S.U. (Frazione Organica dai Rifiuti Solidi Urbani ) e speciali e Sottoprodotti, per la produzione di biometano, in via delle Industrie a Latina Scalo, con potenza nominale di 1.487 Kw e un quantitativo massimo annuo di 35.000 tonn., per cui trattasi di una centrale mista biogas/biometano, in quanto esiste anche un motore cogeneratore(combustione) che produce calore e corrente elettrica della potenza appunto di 1.487 Kw, nelle cui vicinanze sorge anche un sito paesaggistico, l’Oasi di Ninfa, patrimonio della nostra provincia, e tra i più belli d’Italia. In tali impianti è risaputo che il biometano è prodotto mediante un processo di purificazione(up-grading) del biogas, in effetti il progetto, di cui sopra, nasce come centrale a biogas poi trasformato in biometano per cui, da numerosi esempi simili in tutta Italia, tali centrali possono produrre  emissioni di sostanze tossiche nocive, inoltre la raccolta del metano, che avverrebbe probabilmente in grossi silos sotto pressione, sarebbe un pericolo costante per i cittadini che abitano nelle vicinanze. Per cui per il principio di precauzione esortiamo le istituzioni della provincia a non dare il nulla osta sanitario alla costruzione di tale impianto.

 L’ISDE di Latina è contraria alla costruzione di questi  impianti nella provincia di Latina e in particolare nelle vicinanze dell’Oasi di Ninfa, tra Sermoneta,  Cisterna di Latina e Latina Scalo, sito in cui la Regione Lazio ha dato parere favorevole sull’impatto ambientale e la Provincia di Latina ha concluso positivamente la conferenza dei servizi per il rilascio dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).

La Provincia di Latina ha già pagato a caro prezzo in danni ambientali con il trascorrere degli anni,

per cui non è proprio il caso di costruire una centrale a 4,5 km dall’ Oasi di Ninfa , un sito paesaggistico, che è nostro patrimonio e ricchezza da conservare per le future generazioni.

Questi impianti danno inoltre un contributo all’aumento della temperatura e al surriscaldamento.

L’Arpa Lazio promuove la riduzione delle emissioni inquinanti e definisce gli impianti che bruciano FORSU industrie insalubri di prima classe per normativa vigente, in quanto peggiorano la situazione ambientale esistente prima della sua realizzazione.

Inoltre questi impianti, consumando notevoli quantitativi di acqua, vanno ad aggravare la pesante situazione idrica e la siccità.

Per cui l’ISDE di Latina esorta le istituzioni (Provincia e Sindaco di Latina) a fare tutto ciò che è nelle loro possibilità per  bloccare la costruzione di tale centrale.  

Le soluzioni alternative a questo “mostro inquinante” ci sono e vanno ricercate in una rigorosa e corretta gestione dei rifiuti che, se realizzata attraverso la raccolta  differenziata  “porta a porta”  e con  una reale politica del riuso, del riciclo e della riduzione dei rifiuti, non ha alcun bisogno della realizzazione di un impianto di biodigestione.

In definitiva per la produzione di energia pulita basta incrementare le fonti veramente rinnovabili (solare, eolico, moto marino ecc.). Le alternative al trattamento dell’umido, stallatico ed organico sono i biotunnel (per le esigenze delle grandi città o dei grandi allevamenti) oppure le compostiere di quartiere(due compostiere aerobiche Neter ogni 15.000 abitanti circa) e le semplici compostiere da giardino ad uso domestico.

Noi come Isde Latina, desideriamo solo che, oltre alle centrali, purtroppo già esistenti,  non ne vengano costruite altre nella nostra provincia, per il bene e la salute dei nostri concittadini, essendocene già a sufficienza. In merito alla valutazione di impatto ambientale è bene ricordare che in un raggio di 4-5 km attorno all’impianto, di cui sopra, troviamo: 2 centrali a turbogas, alcune centrali a biomasse e biogas già funzionanti, un inceneritore di rifiuti chimici e farmaceutici, un impianto di trattamento di residui chimici, un impianto trattamento fanghi da depuratori, zone industriali, 3 impianti soggetti alla direttiva Seveso, di cui uno a confine con la proprietà di progetto, almeno 20 mila abitanti,  i giardini di Ninfa, la ferrovia, cui si aggiungerebbe il ventilato aeroporto.

Dott. Pasquale MILO

Presidente dell’ISDE di Latina

isdelatina@gmail.com  dottormilop@gmail.com

339 2918827                                            

                                                                 Latina 16 gennaio 2018

Ultimo aggiornamento

17 Gennaio 2018, 19:39

Commenti

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Salvataggio di un cookie con i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento

Powered by Cooperativa EDP La Traccia