Errori clinici, Rossi (Omceo Milano): urgente trovare soluzione che tuteli i medici

Data:
17 Aprile 2013


«Urge una nuova legge a livello nazionale per tutelare i medici accusati di malpractice.
La legge Balduzzi, da questo punto di vista, è totalmente inadeguata».
Così Roberto Carlo Rossi (foto), presidente dell’Ordine dei medici di Milano, commenta il provvedimento della Corte dei Conti che ha disposto per cinque professionisti del San Paolo di Milano, tre già in pensione e due addirittura defunti, il pagamento di settemila euro a testa per un’accusa di malpractice risalente a un caso di dieci anni prima.
«La situazione è veramente delicata e lo sarà ancora di più da agosto quando scatta per i medici l’obbligo di assicurarsi» sottolinea Rossi.
«Per questo serve una legge che vincoli le aziende sanitarie ad assicurarsi ma anche le compagnie di assicurazione a concedere la tutela.
L’alternativa è quella di ritrovarsi con dei professionisti che per timore di ritorsioni future evitano di agire».
Il caso in questione risale al 2003 e riguarda una donna ricoverata al San Paolo con una diagnosi grave di diabete, alla quale alla fine delle terapie è stato amputato un piede.
La paziente ha denunciato l’ospedale, ritenendo che si sarebbe potuta evitare l’amputazione.
È partito così un iter giuridico che si è concluso con la denuncia alla Corte dei Conti nel 2010 per presunto danno all’erario da parte dei medici accusati di malpractice e la relativa sentenza dei giorni scorsi.
E proprio quello delle franchigie è uno dei problemi principali, visto che ci sono ospedali con franchigie che arrivano al milione di euro e altri che hanno smesso di assicurarsi per i costi eccessivi delle polizze.
Il medico così rischia di dover pagare di tasca propria cifre molto pesanti.
«Una vera emergenza» riprende Rossi «per la quale urge un intervento legislativo. Per quanto di nostra competenza, chiederemo un incontro alla Regione perché la nuova Giunta disponga un intervento legislativo.
Non mi basta la constatazione che le gare d’appalto per le assicurazioni vadano deserte».
Il presidente dell’Omceo milanese si dice anche disposto a incontrare i giudici della Corte dei Conti, visto che il loro intervento, un tempo rarissimo, è ora sempre più frequente.
«Noi possiamo offrire un ruolo di consulenza.
Le sentenze, infatti, sono stabilite sulla base di perizie tecniche effettuate da professionisti privi di esperienza ospedaliera e senza competenze specifiche, ai quali potrebbe essere utile la nostra collaborazione».
Infine un invito anche alla Categoria che in molti casi non si dimostra adeguatamente sensibilizzata a queste questioni che, forse, vengono sottovalutate.
«Per questo» conclude Rossi «stiamo pensando a incontri di formazione e sensibilizzazione per i medici su questo genere di situazioni».

Marco Malagutti

Ultimo aggiornamento

17 Aprile 2013, 08:57

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