Emodinamica : finalmente un quadro completo dell’attivita’ in provincia

Data:
27 Gennaio 2010

La Dott.ssa Anna Maria De BlasioCon questa nuova collaborazione, scaturita da una proposta dal gruppo di lavoro del PROGETTO "PRESENZA", l’Ordine intende potenziare gli interventi finalizzati a valorizzare il lavoro dei medici della nostra provincia in un momento cosi’ difficile a causa della situazione economico – finanziaria della Regione Lazio, che spesso produce i suoi effetti nel ridurre i livelli di assistenza ai cittadini piuttosto che eliminare i costi della burocrazia e del malaffare.
Tutti i Colleghi, in particolar modo quelli operanti nelle strutture ospedaliere, sono invitati a proporre un intervento di cronaca dedicato a valorizzare e far conoscere la loro attivita’.

                                 Il Presidente 
                                Giovanni Maria Righetti
 

La Dott.ssa Anna Maria De Blasio

 

 Il comunicato stampa è stato pubblicato da:
La Provincia
Il Messaggero
Il Nuovo Territorio
Latina Oggi
Il Tempo

Il testo del comunicato stampa trasmesso ai media

 

COMUNICATO STAMPA
 
Emodinamica: la realtà in cifre al Santa Maria Goretti di Latina, all’Ospedale di Formia e all’Icot
 
 
EMODINAMICA: in seguito alle notizie di cronaca che hanno evidenziato negli ultimi giorni i disagi e i problemi legati alla mancanza di personale nelle strutture di Emodinamica della Provincia di Latina, e in attesa di conoscere se l’Azienda USL di Latina abbia programmato un piano provinciale, l’Ordine dei Medici ribadendo ancora una volta l’estrema importanza di una branca ultraspecialistica della Cardiologia, da voce a coloro che ci lavorano.
 
Buone notizie arrivano dalla direzione della Asl ma solo per quanto riguarda il S.M. Goretti. Un bando, le cui domande pervenute entro il 31 dicembre sono già al vaglio della direzione, dovrebbe assicurare nei prossimi mesi il numero di medici e infermieri adeguati per garantire almeno il doppio turno nel reparto del Goretti. A parlarne è Edoardo Pucci, primario di emodinamica al Santa Maria Goretti, che spiega come il bando rappresenti finalmente una svolta concreta nella strategia aziendale al fine di un completamento dell’organico, in vista di una futura disponibilità del servizio h24.
Al momento l’emodinamica nell’ospedale del capoluogo pontino è affidata a quattro medici, due infermieri specializzati e un tecnico, che possono garantire solo un turno operando sulle cosiddette procedure programmate. “Quest’anno – spiega il dottor Pucci – sono state eseguite 943 procedure. Un numero altissimo se si considera che abbiamo lavorato con un solo turno di infermieri. Un risultato che, confrontato con quello del San Camillo di Roma dove ne sono state eseguite 2.500, dimostra quali potrebbero essere le potenzialità del Goretti lavorando a pieno regime e con una seconda sala. L’obiettivo – continua Pucci – è quello di programmare procedure in elezione per pazienti cosiddetti stabili, mentre oggi il nostro lavoro si rivolge prevalentemente alle urgenze-emergenze. Già lavorando con il doppio turno – spiega il dottor Pucci – potremo rispondere all’80% delle richieste, avviandoci così verso la normalizzazione del servizio. Per quanto riguarda i tempi, una volta ottenuto il personale in numero adeguato, con una strategia di affiancamento, si potrebbe partire rapidamente. Purtroppo la situazione del Goretti riflette un problema a livello regionale chiaramente Roma-centrico. Non si spiega perché non venga ancora valorizzata l’emodinamica a Latina, una realtà dove in un anno si registrano al pronto soccorso circa 300 casi di infarto, oltre a una serie di pazienti con sindrome coronarica acuta. E dove un’emodinamica attiva h24 potrebbe sensibilmente ridurre la mortalità di tanti cittadini. Importante inoltre – aggiunge Pucci – nella tempestiva risposta a un infarto acuto, sarà costruire in tutta la provincia una rete ben salda, attualmente assente, tra emodinamica, 118, pronto soccorso e unità coronarica”.
 
Situazione diversa è quella dell’Ospedale di Formia è sede di Dipartimento d’Emergenza di un bacino di 250 mila residenti. Diagnosi e cura dell’infarto acuto devono essere tempestivi, quanto prima si agisce tanto più si salva il cuore. “Pertanto – spiega il dottor Francesco Carta – la presenza dell’Emodinamica è di assoluta importanza. La Cardiologia di Formia attualmente organizzata in una sola Struttura, opera con organico incompleto e con solo due operatori di Emodinamica. Un numero fermo agli anni Ottanta, è evidente quindi – continua Carta – la necessità di garantire la disponibilità nelle ore notturne e nei festivi. Ma ciò non toglie che il servizio, rispetto a qualche anno fa quando bisognava trasferire i pazienti a Roma, ha fatto passi da gigante. Nel 2009 sono state eseguite 481 coronarografie con 246 angioplastiche di cui ben 118 cosiddette “primarie” o di “salvataggio”, 49
ventricolografie, 25 aortografie e arteriografie periferiche, 6 arteriografie delle arterie sopra aortiche, 44 tra ecografie intracoronariche e valutazioni di flusso, un impianto di contropulsatore aortico, 3 angioplastiche iliache, 1 femorale e 1 aortica. Questi dati, che in alcuni casi riguardano anche patologie vascolari periferiche, dimostrano come l’Emodinamica di Formia sia indispensabile per il sud della provincia e non possa essere sostituita da quella di Latina”.
 
Un discorso a parte merita l’Icot di Latina. “Nella struttura universitaria dotata di macchinari all’avanguardia per l’emodinamica e apparecchiature presenti solo in altri due ospedali romani (San Camillo e Isola Tiberina) – come spiega Nicola Alessandri, primario di Cardiologia – sono ancora pochi i cittadini che arrivano dagli ospedali della provincia, spesso dirottati in nosocomi romani, con tutti i disagi legati al trasporto lungo una strada come la Pontina. Il problema è da ricercare nella mancanza di un’organizzazione, di un anello di congiunzione con il pronto soccorso. Eppure – continua Alessandri –  stiamo lavorando molto al fine di avviare una collaborazione attiva con l’assistenza locale. E’ evidente che un ambiente universitario persegue oltre ai fini assistenziali anche quelli legati alla ricerca e alla didattica, questo significa che i turni sono più dinamici ed elastici rispetto a un ambiente ospedaliero, possono dilatarsi dalle 12 fino alle 14 ore.  Nello scorso anno su 400 pazienti ricoverati circa l’80% hanno fatto esami emodinamici, tutti pazienti di Latina. Questo dimostra il contributo assistenziale che stiamo offrendo. Sarebbe opportuno discutere tutti sulla questione ponendo al centro la salute del cittadino”.
 
Se è stato permesso attivare tre emodinamiche in provincia – afferma il Presidente dell’Ordine dei Medici di Latina Giovanni Maria Righetti – se ne deduce che tutte e tre avevano ragion d’essere: occorre farle vivere bene tutte. Mi piacerebbe – conclude Righetti – riunire tutti gli operatori intorno a un tavolo presso l’Ordine”.
 

Anna Maria De Blasio
Addetto comunicazione e immagine
Ordine dei Medici Chirurghi e
degli Odontoiatri della provincia di Latina

 

Ultimo aggiornamento

27 Gennaio 2010, 01:02

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