Ecografia sbagliata, nasce bimbo focomelico: ginecologo salvato dalla prescrizione

Data:
22 Aprile 2014

www.corrieredilatina.it La solita giustizia lumaca. La solita prescrizione che annulla qualsiasi condanna. I tempi biblici dei tribunali hanno fatto finire con un proscioglimento anche il processo al ginecologo di Latina accusato di lesioni colpose, per non aver individuato le gravi malformazioni di un feto al momento dell’ecografia, costringendo una giovane di Sermoneta a mettere alla luce un bimbo focomelico.

I FATTI. Il 6 giugno 2005 una 35enne di Sermoneta si sottopose a un’ecografia morfologica, per appurare che lo sviluppo del bambino che aveva in grembo fosse regolare. Il dott. Fabio Sciarra assicurò alla giovane che era tutto a posto, che la “morfologia fetale” era regolare. Quindici giorni prima del parto, la donna e il marito scoprirono invece che al neonato mancavano gli avambracci. A quel punto per la coppia non era più possibile decidere per un’eventuale interruzione di gravidanza. Il bambino, vittima di una grave forma di disabilità, venne alla luce. I due coniugi di Sermoneta caddero in depressione e, denunciato il ginecologo che aveva compiuto l’ecografia, la Procura aprì un’inchiesta.

IL PROCESSO. Il dott. Fabio Sciarra finì indagato e poi imputato per lesioni colpose. Il 26 febbraio 2008, dinanzi a una richiesta di condanna a otto mesi formulata dal pm Raffaella De Pasquale, il giudice del Tribunale di Latina, Cinzia Parasporo, condannò il “camice bianco” a tre mesi di reclusione e a pagare ai genitori del piccolo, costituiti parte civile, una provvisionale di diecimila euro. Inutile il tentativo dell’imputato di rimettere tutto in discussione con un ricorso alla Corte d’Appello di Roma. Il tempo, però, è trascorso e, approdato il caso in Cassazione, gli ermellini non hanno potuto ora far altro che prosciogliere il ginecologo per intervenuta prescrizione. La Suprema Corte ha inoltre annullato la sentenza ai fini civili, ritenendo necessaria una rivisitazione della vicenda sotto tale aspetto e rinviando così il processo alla Corte d’Appello.

Ultimo aggiornamento

22 Aprile 2014, 07:16

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