Dichiarazione del Presidente Mattarella per l’ottantesimo anniversario del “Manifesto della Razza” – 25 luglio 2018

Data:
25 Luglio 2018

«Il “Manifesto della Razza” firmato da professori, medici, intellettuali, venne fatto proprio dal fascismo il 25 luglio di 80 anni or sono.

Questa presa di posizione rimane la più grave offesa recata dalla scienza e dalla cultura italiana alla causa dell’umanità. La aberrazione dell’affermazione della supremazia di uomini su altri uomini considerati di razze inferiori, la volontà di dominio che esprimeva, la violenza, segregazione, pulizia etnica che portava con sé, avrebbero segnato nel profondo la storia del XX secolo e, con essa, la coscienza dei popoli.

La finalità era dare al razzismo basi scientifiche, con un atto di servilismo verso il regime e il suo potere dittatoriale, con un capovolgimento dell’etica umana.

Le responsabilità degli intellettuali che lo sottoscrissero, e dei larghi settori della società italiana che assistettero indifferenti a questo scempio dei diritti di cittadini italiani, non possono essere taciute.

Il Manifesto aprì in Italia la porta alle leggi razziali, suggellando così nel più infame dei propositi quel patto con il nazismo che seminò morte, distruzione e sofferenze in tutta Europa.

Sperimentate con le misure attuate nelle colonie africane nei confronti di quelle popolazioni, le leggi razziste, nonostante le robuste radici – umanistiche e spirituali – della millenaria civiltà italiana, portarono alla feroce persecuzione degli ebrei, presupposto di ciò che, presto, sarebbe divenuto l’Olocausto.

Allo stesso modo si accanì contro Rom e Sinti, e anche quelle mostruose discriminazioni sfociarono nello sterminio, il porrajmos, degli zingari.

Una pagina infamante, riscattata con la solidarietà di pochi durante le persecuzioni, la lotta di Liberazione, con la Costituzione repubblicana, con il sangue, il sacrificio, l’unità del nostro popolo attorno a ideali di eguaglianza, democrazia, pace e libertà.

Il veleno del razzismo continua a insinuarsi nelle fratture della società e in quelle tra i popoli. Crea barriere e allarga le divisioni. Compito di ogni civiltà è evitare che si rigeneri: le libertà, la pari dignità, il rispetto per l’altro, la cooperazione, l’integrazione e la coesione sociale sono le migliori garanzie di un domani di armonia e progresso. Ogni teoria di razza superiore – o di razza accompagnata da aggettivo diverso da umana – non deve più avere cittadinanza: ciò che è accaduto rappresenta un monito perenne e segna un limite di disumanità che mai più dovrà essere varcato».

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per approfondimenti:

Il manifesto degli scienziati razzisti  :  

http://www.educational.rai.it/materiali/file_lezioni/58262_635994511812111342.pdf

I 10 firmatari del manifesto  :

1. On. Sabato VISCO Direttore dell’Istituto di Fisiologia Generale dell’Università di Roma e Direttore dell’Istituto Nazionale di Biologia presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche

2. Dott. Lino BUSINCO Assistente di Patologia Generale all’Università di Roma

3. Prof. Lidio CIPRIANI Incaricato di Antropologia all’Università di Firenze

4. Prof. Arturo DONAGGIO Direttore della Clinica Neuropsichiatrica dell’Università di Bologna e Presidente della Società Italiana di Psichiatria

5. Dott. Leone FRANZI’ Assistente nella Clinica Pediatrica all’Università di Milano

6. Prof. Guido LANDRA Assistente di Antropologia all’Università di Roma

7. Sen. Luigi PENDE Direttore dell’Istituto di Patologia Speciale Medica dell’Università di Roma

8. Dott. Marcello RICCI Assistente di Zoologia all’Università di Roma

9. Prof. Franco SAVORGNAN Ordinario di Demografia all’Università di Roma e Presidente dell’Istituto Centrale di Statistica

10. Prof. Edoardo ZAVATTARI. Direttore dell’Istituto di Zoologia dell’Università di Roma

Se le razze non esistono più, contro chi ci stiamo difendendo? A ottant’anni dalla promulgazione delle Leggi Razziali in Italia, Gad Lerner torna su Rai3 con La difesa della razza, un reportage-inchiesta in sei puntate in onda in prima serata.

https://www.raiplay.it/programmi/ladifesadellarazza/

Italia, 5 agosto 1938. Copertina del primo numero de La difesa della razza. La spada (= il potere dello Stato) deve separare, proteggere e difendere la perfetta razza ariana dal pericolo di contaminazione portato dagli ebrei e dai negri. 

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Ultimo aggiornamento

25 Luglio 2018, 12:55

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