Comune e Regione provano a ricucire con la Fondazione Roma: “Alta diagnostica a Latina, ma secondo le regole”

Data:
26 Settembre 2014

www.corrieredilatina.it C’è una sinergia da consolidare ma ogni tanto qualcuno si distrae e rema dalla parte sbagliata. Potrebbe essere questa la sintesi amara del lungo iter burocratico che sta accompagnando la realizzazione di un centro di alta diagnostica a Latina, investimento da 13 milioni di euro che la Fondazione Roma vorrebbe fare a Latina, attraverso una donazione alla città. Progetto però al momento fermo, perché la fondazione aspetta risposte che non arrivano da Regione e Comune, e per questo ha deciso di individuare un’altra destinazione per l’investimento. E’ di queste ore però una nota congiunta delle amministrazioni regionale e comunale che tentano di riaprire un dialogo con la Fondazione, ribadendo “la volontà di sbloccare positivamente la vicenda del progetto relativo alla realizzazione del Centro di Alta Diagnostica presso l’Ospedale Santa Maria Goretti”.  Regione e Comune ribadiscono altresì l’impossibilità ad adottare soluzioni a forte rischio di illegittimità e per questo motivo chiedono alla Fondazione Roma la conferma dell’investimento per il Centro di Alta Diagnostica nella città di Latina, rinnovando l’impegno per lo sblocco delle procedure burocratiche, “ma nel pieno rispetto della legge e nella massima trasparenza di atti e comportamenti per arrivare al più presto alla realizzazione dell’opera”.

FORTE Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regioanle del pd Enrico Forte, secondo cui «Quella che ha in mente l’amministratore della Fondazione Roma è una strana idea di generosità:  in pratica lui darebbe i macchinari  però soltanto nel caso ne abbia la gestione diretta, qui più che una donazione sembra una semplice operazione di outsourcing perché la cogestione alla fin fine è questo. Fa bene Zingaretti a pretendere chiarezza e trasparenza». “Quello che non si può accettare – aggiunge Forte – è questo mix di forzature e pressappochismo che è il tratto che emerge da soggetti poco informati che vogliono strumentalizzare la vicenda”.

GIANCOLA “Sono convinta che la realizzazione del centro di alta diagnostica sia un’opera di importanza cruciale per il comune di Latina. Credo dunque che sia fondamentale ritrovare la serenità per lavorare insieme e raggiungere l’obiettivo”. Anche la consigliera regionale del gruppo Per Il Lazio Rosa Giancola interviene sulla questione del centro di alta diagnostica  che la Fondazione Roma si era impegnata a finanziare per il capoluogo pontino. “Se il Centro viene realizzato all’interno di strutture pubbliche  e con l’apporto del pubblico  non si può pensare di agire come in un’impresa privata – continua la consigliera Giancola –  la Fondazione Roma deve tenere conto di questo aspetto. Se si parla di donazione  occorre  tenere fede ai principi che la ispirano, altrimenti il suo fine viene meno”.

Ultimo aggiornamento

26 Settembre 2014, 07:29

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