Certificati on line, sanzioni solo per dolo grave

Data:
16 Febbraio 2011

Le sanzioni per i medici che non certificano on line scatteranno soltanto in caso di dolo grave e reiterato e per le modalità di applicazione si farà riferimento ai contratti e alle convenzioni di categoria. Così dovrebbe recitare la circolare numero 3 che il ministro Brunetta ha anticipato l’altro ieri ai sindacati dei medici nel primo degli incontri pattuiti venerdì scorso. Un’apertura che alle sigle di categoria è piaciuta, anche se non ne sono seguite altre: il ministro della Pubblica amministrazione, infatti, ha detto no sia al rinvio delle sanzioni (auspicato non solo dai medici ma anche dalle Regioni) sia alla richiesta che la certificazione cartacea non fosse del tutto eliminata. «Avremmo preferito si sancisse che il 20% dei certificati prodotti mensilmente rimanesse su carta» spiega il vicesegretario nazionale dello Snami, Gianfranco Breccia «in ogni caso l’incontro è stato utile anche se interlocutorio. Per quanto ci riguarda, non abbandoniamo la richiesta di un compenso ai Mmg per l’attività certificativa on line, da trattare in altre sedi». «L’apertura sulle modalità applicative delle sanzioni» è invece il commento di Silvestro Scotti, segretario nazionale di Fimmg Ca «risolve i problemi a breve termine. Rimaniamo convinti che sul lungo termine, invece, si dovrà lavorare a una modifica della legge. E cercheremo anche di far passare il principio che in caso di mancanza di collegamenti l’alternativa non sia solo il call center, che continua a rappresentare una perdita di tempo, ma la carta».

Ultimo aggiornamento

16 Febbraio 2011, 07:34

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Le sanzioni per i medici che non certificano on line scatteranno soltanto in caso di dolo grave e reiterato e per le modalità di applicazione si farà riferimento ai contratti e alle convenzioni di categoria. Così dovrebbe recitare la circolare numero 3 che il ministro Brunetta ha anticipato l’altro ieri ai sindacati dei medici nel primo degli incontri pattuiti venerdì scorso. Un’apertura che alle sigle di categoria è piaciuta, anche se non ne sono seguite altre: il ministro della Pubblica amministrazione, infatti, ha detto no sia al rinvio delle sanzioni (auspicato non solo dai medici ma anche dalle Regioni) sia alla richiesta che la certificazione cartacea non fosse del tutto eliminata. «Avremmo preferito si sancisse che il 20% dei certificati prodotti mensilmente rimanesse su carta» spiega il vicesegretario nazionale dello Snami, Gianfranco Breccia «in ogni caso l’incontro è stato utile anche se interlocutorio. Per quanto ci riguarda, non abbandoniamo la richiesta di un compenso ai Mmg per l’attività certificativa on line, da trattare in altre sedi». «L’apertura sulle modalità applicative delle sanzioni» è invece il commento di Silvestro Scotti, segretario nazionale di Fimmg Ca «risolve i problemi a breve termine. Rimaniamo convinti che sul lungo termine, invece, si dovrà lavorare a una modifica della legge. E cercheremo anche di far passare il principio che in caso di mancanza di collegamenti l’alternativa non sia solo il call center, che continua a rappresentare una perdita di tempo, ma la carta».

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