ALT DEI MEDICI USA ALLE LAMPADE SOLARI ‘ PROVOCANO TUMORI’

Data:
23 Agosto 2008

La Repubblica
 
ROMA – I medici americani contro le lampade solari, colpevoli, secondo loro, di quella che può definirsi una vera epidemia di tumori alla pelle. L’ Ama, associazione medica americana, in una risoluzione approvata qualche giorno fa, ha chiesto al governo federale di rafforzare i controlli sulla vendita e l’ uso delle lampade, i cui raggi fanno invecchiare la pelle e danneggiano la struttura del Dna. "Come dermatologi siamo troppo familiari con l’ aumento dell’ incidenza del melanoma negli Stati Uniti e con gli accresciuti rischi direttamente correlati all’ uso delle lampade e dei lettini abbronzanti", ha detto la dottoressa June Robinson, membro della Società americana per la chirurgia dermatologica, secondo la quale esistono ormai le prove scientifiche che i giovani che usano la lampada più di dieci volte l’ anno corrono il rischio di contrarre il melanoma sette volte in più di coloro che non ne fanno uso. Negli Stati Uniti, dove la moda della lampada è diffusissima in inverno, ogni giorno circa due milioni di persone visitano i "saloni abbronzanti", e di queste circa un milione possono a pieno titolo definirsi "abbronzatura-dipendenti", forti di ben "cento gettoni di presenza" all’ anno. E gli imputati che rispondono? Per la "Suntanning association for education" i loro saloni sono già controllati da autorità federali, statali e locali, le loro apparecchiature controllate e le equipe adeguatamente istruite. Fin qui l’ America. Ma da noi, dove pure sono tanti i fan delle lampade per abbronzarsi? Fanno davvero così male, c’ è davvero un rapporto tra lampada e melanoma, che costituisce il 75 per ento delle morti dovute ale neoplasie cutanee e la cui incidenza è raddoppiata negli ultimi anni? Una "prova" non c’ è, spiega Francesco Filippi, chirurgo plastico all’ Ist di Genova, che si occupa di prevenzione dei tumori cutanei. "L’ alterazione del Dna – precisa Filippi – è stata dimostrata e si è anche ipotizzata una relazione tra le radiazioni e il melanoma, ma non è stata ancora provata. Non è che sia da escludere, intendiamoci bene, solo che non è ancora stata dimostrata. Un consiglio da dare? Bisogna imparare a prestare molta attenzione ai propri nei, alle lesioni cutanee che possono essere indicative di un possibile fatto anormale di tipo melanocitario. Un tempo arrivavano da noi solo i pazienti sopra i cinquant’ anni o i contadini, i marinai con epiteliomi a malignità locale, da operare, adesso arrivano anche i giovanissimi perchè fanno le lampade o si espongono al sole in modo scriteriato. Per il melanoma, poi, il discorso è più ampio, c’ entra anche la familiarità". L’ Ist è in prima linea da anni nella lotta ai tumori alla pelle, e per sensibilizzare la gente ha fatto lezioni nelle scuole, campagne pubblicitarie (con manifesti con un cane e la scritta: "Dalmata? No, melanoma"), vademecum con i consigli. Uno in particolare: se siete chiari di pelle, con i capelli rossi e la cute che si scotta siete potenzialmente a rischio. Dunque, non prendete il sole senza una buona protezione, abbronzatevi in modo sensato. Perchè la cura migliore è la prevenzione e la diagnosi precoce e anche dal melanoma, se preso ad un certo stadio, si può guarire. Ha invece qualche perplessità sul rapporto lampada-melanoma il professor Carlo Maria Bartoletti, direttore della scuola di formazione di medicina estetica all’ ospedale Fatebenefratelli di Roma. "Non è stato dimostrato un rapporto tra lampade e melanomi – spiega Bartoletti – quello che è certo è che danneggiano la pelle, che facilitano l’ invecchiamento, proprio come l’ esposizione al sole. Bisogna aiutare la gente a prendersi cura di se stesse, a conoscere la propria pelle e a proteggersi con i prodotti giusti". – di ELVIRA NASELLI

Ultimo aggiornamento

23 Agosto 2008, 10:22

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